Il Milan di Sinisa Mihajlovic, dopo 12 giornate di campionato, occupa la sesta posizione in classifica, a quota 20 punti, preceduto dalle capolista Fiorentina ed Inter (27), dalla Roma (26), dal Napoli (25) e dal sorprendente Sassuolo (22): i rossoneri, dopo aver strappato un bel pareggio sul campo del Torino (1-1), ed aver vinto tre gare consecutive contro Sassuolo (2-1) e Chievo (1-0) a 'San Siro', e Lazio, nella Capitale (3-1), si sono però inceppati sabato sera, sul più bello, non andando oltre lo 0-0 interno contro l'Atalanta. Un passo indietro, per Riccardo Montolivo e compagni, sotto il punto di vista del gioco e della prestazione che, ora, tende a far vedere tutto nero in casa Milan. Vediamo, però, i #3motivi per i quali bisogna restare ottimisti e fiduciosi per il prossimo futuro, ed anche se, dopo la sosta, il Milan sarà chiamato alla difficile sfida dello 'Juventus Stadium' contro i bianconeri di Massimiliano Allegri.
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MILAN, #3motivi per essere fiduciosi: mercato, difesa e rientri
Il salto di qualità nel gioco del Milan, con tutta probabilità, avverrà quando rientreranno tutti i calciatori di maggior classe dell'organico a disposizione di Mihajlovic. Jérémy Ménez, afflitto da problemi alla schiena, e Mario Balotelli, fermo da settembre per via di una fastidiosa pubalgia, prima o poi ritorneranno: sarà anche grazie al loro che il Milan potrà fare qualcosa in più in fase offensiva, innalzando il tasso tecnico delle proprie giocate. Calciatori come il cannoniere rossonero dell'ultima stagione (erano state 16 le reti messe a segno da Ménez nel 2014-2015) o come il sempre insidioso SuperMario, in fin dei conti, non si regalano a nessuno. Intanto, però, alla ripresa del campionato, contro la Juventus, Riccardo Montolivo, che contro l'Atalanta non era al meglio, avrà riacquistato una condizione fisica accettabile, mentre rientreranno sicuramente Giacomo 'Jack' Bonaventura, che ha scontato il turno di squalifica, ed Andrea Bertolacci. In mezzo al campo, pertanto, il Diavolo avrà a disposizione le sue migliori armi per scardinare, attraverso il gioco, le difese avversarie;
Nonostante, contro i nerazzurri di Edoardo Reja, sabato sera, la retroguardia rossonera abbia ballato un po', va sottolineato un dato: in queste ultime partite, il Milan ha ritrovato solidità. La compagine di Mihajlovic, finora, ha incassato 16 reti in campionato, ma, nelle ultime cinque gare, ne ha subiti appena 3. Uno, da Daniele Baselli, in quel di Torino, costato due punti al Milan; gli altri, quelli incassati da Domenico Berardi contro il Sassuolo e da Ricardo Kishna contro la Lazio, ininfluenti ai fini del risultato. In due delle ultime tre occasioni, inoltre, il Milan ha mantenuto la propria porta inviolata: evento, questo, che visto come era iniziata la stagione, non può che far sorridere Mihajlovic e lo staff tecnico. Indovinata, per ora, la scelta di 'fermare' momentaneamente Diego Lopez, che lavora per recuperare da un piccolo infortunio e mettere nuovamente in difficoltà l'allenatore, per lanciare in Serie A il 16enne Gianluigi Donnarumma, il quale, soprattutto contro l'Atalanta, ha fatto vedere di poter tranquillamente stare tra i pali della porta di una grande del calcio italiano come il Milan. Inoltre, è cresciuto il rendimento di Alessio Romagnoli, coadiuvato dal brasiliano Alex, ed ora è rientrato anche Philippe Mexés, pronto per dare una mano, sul campo, e per trascinare i compagni, da leader, nello spogliatoio. Perché la solidità di un gruppo, prima che sul terreno di gioco, la si ottiene soprattutto fuori;
Il mese di gennaio non è poi così lontano. Tra poco meno di 60 giorni, il Milan avrà l'opportunità di tornare sul mercato per apporre i giusti correttivi al suo organico, ed intervenire, quindi, nei settori dove la squadra necessita maggiormente di rinforzi, sfoltendo, al contempo, una rosa ancora ancora troppo ampia. Sinisa Mihajlovic, però, sembra avere le idee molto chiare: non faranno più parte del suo progetto tecnico Antonio Nocerino, José Mauri, Suso (quasi mai presi in considerazione), forse Keisuke Honda, il cui atteggiamento è stato anche pubblicamente 'bacchettato' dall'allenatore serbo. L'impressione è che, a gennaio, la rosa del Milan cambierà, in maniera sensibile, e la squadra potrà contare su giocatori più affidabili e certamente funzionali al progetto di Mihajlovic. Un nuovo difensore centrale, un regista che sappia produrre gioco davanti la difesa, magari un trequartista abile a giocare anche sull'esterno. E, perché no, anche un nuovo attaccante qualora dovessero persistere i problemi fisici di Ménez e Balotelli, o partire in prestito Niang.
Il recupero di calciatori forti, ed importanti, nell'immediato; una difesa più compatta rispetto a qualche tempo fa, l'imminente riapertura del mercato: #3motivi per i quali i sostenitori del Milan possono guardare al prosieguo del campionato con positività. Mihajlovic ha preso in mano la squadra e, ne siamo certi, farà di tutto affinché la rimonta dei rossoneri in classifica non si interrompa proprio sul più bello.
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