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MILAN, #3motivi per sforzarsi di essere ottimisti

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L’inizio stagione del Milan non è stato certamente esaltante.  La sconfitta contro la Fiorentina, la vittoria sofferta contro l’Empoli e soprattutto l’immobilismo rossonero nell’ultimo giorno di mercato, che non ha permesso di...

Luca Fazzini

L’inizio stagione del Milan non è stato certamente esaltante.  La sconfitta contro la Fiorentina, la vittoria sofferta contro l’Empoli e soprattutto l’immobilismo rossonero nell'ultimo giorno di mercato, che non ha permesso di colmare la grave lacuna presente a centrocampo, ha creato molto pessimismo nell'ambiente milanista.

In ogni caso, siamo solo alla seconda giornata di campionato e bisogna cercare di trovare qualche punto a cui aggrapparsi per poter ribaltare il “clima” di questi ultimi giorni.

Eccone 3:

1) Il Milan è sicuramente più forte dell’anno scorso. E’ innegabile, nonostante tutte le difficoltà, che la squadra di Mihajlovic sia più forte di quella allenata da Filippo Inzaghi nella passata stagione. Sostanzialmente dei “big” è stato venduto solo El Sharawy (che comunque nella scorsa stagione ha giocato poco) e sono arrivati giocatori come Romagnoli, Bertolacci e soprattutto Luiz Adriano e Bacca. Se pensiamo alla partita di sabato scorso contro l’Empoli, un match del genere, giocato cosi male,sarebbe stato sicuramente perso in passato. Invece, con Carlos e Luiz , i due nuovi acquisti rossoneri, si sono portati a casa i 3 punti. Avere due giocatori del genere in avanti è fondamentale, proprio per vincere partite di questo tipo. Se verranno serviti adeguatamente, il colombiano e il brasiliano potranno regalarci grandi soddisfazioni.

2) Sinisa Mihajlovic. E’ evidente come nelle prime due giornate, la mano del neo allenatore rossonero non si sia vista, ma bisogna sottolineare il fatto che l’anno scorso, Sinisa, ha quasi portato in Champions la Sampdoria, che con tutto il rispetto, aveva una rosa qualitativamente più scarsa rispetto al Milan attuale. Considerando che il centrocampo della squadra blucerchiata era composto da Palombo, Rizzo, Obiang e Soriano, crediamo che nel giro di qualche giornata, il tecnico serbo possa tirare fuori il meglio da Bertolacci, De Jong, Montolivo, Bonaventura ecc. che non sono certamente inferiori.

Se riuscirà a trovare la giusta quadratura,  il più velocemente possibile, la squadra rossonera potrebbe andare oltre le sue potenzialità, come ha fatto la squadra di Genova lo scorso anno. Mihajlovic deve essere il valore aggiunto di questo Milan.

3) E’ un anno di grandi cambiamenti per tutti. La bagarre potrebbe tenere in alto il Milan fino alla fine. Il campionato italiano quest’anno sembra essere molto equilibrato:  La Juventus, il Napoli e la Lazio non sono partite bene, la Roma ha la Champions e deve gestire il caso Totti e L’Inter, anche se è stata la regina del mercato, dovrà assemblare tantissimi giocatori nuovi e il compito non sarà certamente facile per Roberto Mancini.

Questo potrebbe comportare tanti punti persi da parte delle big e la media punti per entrare in Champions potrebbe abbassarsi. Chi per prima riuscirà a trovare più facilmente un’identità di squadra, avrà più chance di arrivare in fondo al rettilineo finale. Come detto in precedenza, siamo solo alla 2 di campionato e i primi veri bilanci potranno essere fatti intorno alla 10-11 giornata.

Tre motivi per sperare. Tre motivi per continuare a credere in questo nuovo Milan.

Salvatore Cantone

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