A quattro giorni dalla fine di questa sessione di mercato, la società rossonera si trova attanagliata in una situazione scomoda e che doveva essere evitata dal principio. Lo sfoltimento della rosa, ricca di esuberi e di giocatori mediocri, è stato effettuato in minima parte e molti sono i nomi che nelle previsioni iniziali dovevano svuotare l’armadietto di Milanello.
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MILAN, ALLE PORTE UNA NUOVA RIVOLUZIONE
La rivoluzione deve ancora attuarsi e non è più tempo di indugiare. L’incognita è che questi giocatori sembrano non suscitare appeal nelle altre società, dovuto anche agli ingaggi spropositati che percepiscono per il loro valore e in primis gli stessi interessati non sembrano intenzionati a lasciare il Milan, come ha dimostrato l’evolversi del caso Zaccardo.
La soluzione plausibile è che si scateni una girandola di prestiti, come è successo con Paletta (finito all'Atalanta, ed uno dei pochi ad aver ricevuto proposte concrete) che possono interessare Nocerino, Mauri, Agazzi, Cerci, Matri e Suso.
La necessità di arricchire la rosa con componenti degni di indossare la casacca rossonera ha fatto sì che venissero messi sul mercato elementi di spicco come Montolivo e Honda; la disastrosa trasferta di Firenze ha messo in luce la fragilità strutturale della squadra, un cantiere ancora aperto. L'arrivo di Kucka, apre a nuovi scenari, come la partenza del capitano rossonero, che interessa a diverse squadre anche italiane. Più difficile la partenza del giapponese. Aspettando un colpo last-minute, se mai ci sarà.
Il tempo sta correndo e bisogna affrettarsi. Una terza annata disastrosa comporterebbe un ulteriore diminuzione del blasone, inaccettabile per una società come il Milan. Soprattutto per le sue casse.
Giovanni Pesce
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