Arrivato nell'estate 2014 a parametro zero, Alex è stato a lungo un oggetto misterioso. L'anno scorso in campo si è visto pochissimo per una lunga serie di infortuni e ricadute di carattere muscolare. Quando aveva giocato, complice anche la condizione fisica precaria, non aveva mai convinto e non a caso la scorsa estate era i nomi sulla lista di partenza. Si parlava di un ritorno in Brasile, mai concretizzato per problemi di natura economica e di qualche offerta da Germania e Turchia, mai realmente prese in considerazione dal giocatore ex Chelsea e PSG. Il tutto condito da qualche prestazione opaca in amichevole e la volontà di Sinisa Mihajlovic di puntare su ben altri giocatori: Romagnoli, Ely e Zapata su tutti, senza dimenticare Mexes, pupillo di Silvio Berlusconi.
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MILAN, all’improvviso Alex. Sembrava perso, invece…
Qualcosa però, con il passare dei giorni è cambiato. Alex ha esordito, entrando dalla panchina, a Udine e non ha certo impressionato, anzi, quella brutta prestazione sembrava essere il suo canto del cigno in rossonero, ma il destino e Mihajlovic avevano in serbo ben altri piani. Contro il Torino infatti, accantonato l'inaffidabile Zapata, avrebbe dovuto giocare Mexes, ma con un colpo di teatro Mihajlovic ha cambiato idea all'ultimo "giocherà Alex". Il Milan pareggia all'Olimpico, prende un gol, ma rischia pochissimo e per questo la coppia Alex/Romagnoli viene confermata anche contro il Sassuolo e qui il brasiliano si esalta, giocando una partita di alto livello e comandando tutto il reparto con autorevolezza. Il Sassuolo segna, ma solo su punizione e ancora una volta il Milan rischia pochissimo. Si arriva così alla partita di ieri: Milan-Chievo. Mihajlovic segue il vecchio adagio "Squadra che vince non si cambia" e dietro schiera di nuovo il blocco visto contro il Sassuolo. Una scelta vincente: per la prima volta in stagione i rossoneri non prendono gol e soprattutto Donnarumma viene chiamato in causa solamente due volte in tutta la partita.
Adesso arriva la Lazio, squadra che in casa ha vinto 5 volte su 5 partite, un vero rullo compressore. Mihajlovic, contro un attacco come quello biancoceleste dove le prime punte di peso non mancano (Klose, Matri, Djordjevic) ha già le idee chiare: Alex giocherà la sua terza partita da titolare in una settimana, altro che turnover. Del resto rinunciare a lui in questo momento sembra impossibile vista la grandissima attenzione che mette in campo, la forza fisica nel contenere gli avversari e la grande capacità di vincere quasi tutti i duelli aerei che lo vedono protagonista. Alex, per ora, si è ripreso il Milan, la speranza è che i rossoneri adesso possano iniziare a macinare punti.
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