- Calciomercato
- Redazione
archivio2015
Questa sera, alle ore 20.45, a 'San Siro', il Milan riceve l'Atalanta: occasione colossale per i rossoneri per conquistare la quarta vittoria consecutiva (non accade dal marzo-aprile 2014, in panchina c'era ancora Clarence Seedorf) e per portarsi, almeno per qualche ora, a ridosso delle prime della classe. Vincendo, infatti, il Milan balzerebbe a quota 22 punti, agganciando momentaneamente il Napoli e portandosi ad una sola lunghezza di distanza dalla Roma ed -2 dalla coppia di testa, formata da Inter e Fiorentina. Non sarà facile, però, avere la meglio sulla formazione orobica allenata da Edoardo Reja: vediamo insieme i #3motivi per il quale i rossoneri, tra poco più di tre ore, dovranno sudare le proverbiali sette camicie per portare a casa i tre punti.
Sinisa Mihajlovic si trova costretto a fare i conti con numerose assenze. In difesa, è ancora out per infortunio Ignazio Abate, e pertanto avrà una nuova opportunità per mettersi in mostra l'ex enfant prodige Mattia De Sciglio; in più, mancherà il brasiliano Alex, titolare nelle ultime 4, fortunate gare della formazione rossonera, ed al posto del quale sarà rilanciato dall'inizio Philippe Mexés. I problemi reali per Mihajlovic, però, sorgono a centrocampo: Riccardo Montolivo è ancora in forse, per via di un piccolo risentimento muscolare accusato nel finale della gara di Roma contro la Lazio che lo ha costretto ad allenamenti differenziati per quasi tutta la settimana. Anche nel caso in cui venisse gettato nella mischia dal 1', il capitano non sarebbe comunque al meglio e sempre a rischio ricadute. Sarà sicuramente assente Andrea Bertolacci (al suo posto, giocherà Andrea Poli), per via di una lesione al bicipite femorale della coscia sinistra e mancherà, causa squalifica di un turno, l'ex di turno Giacomo Bonaventura. Gli unici tre giocatori di qualità in mezzo al campo, per motivi vari, saranno quindi o assenti o a mezzo servizio: bel problema, soprattutto quando si gioca in casa contro squadre, come l'Atalanta, che impostano la loro tattica di gioco in trasferta sulla difesa ad oltranza e sul contropiede;
I bergamaschi sono molto abili a chiudersi, per poi ripartire in velocità. Nella scorsa stagione, a 'San Siro', questa tattica pagò: i nerazzurri si imposero 1-0, grazie ad un rete di Germán Denis, ben servito da Maxi Moralez che recuperò pallone ad uno svagato Jérémy Ménez. E' altamente probabile che, come nella scorsa stagione sotto la guida tecnica di Stefano Colantuono, anche questa volta l'Atalanta si presenti al Meazza con l'obiettivo di difendere molto bassa, per recuperare poi il pallone aggredendo con ferocia il portatore di palla rossonero al limite della propria area di rigore. Se queste intenzioni fossero rispettate, potrebbero pagarne le conseguenze gli attaccanti rossoneri, special modo Carlos Bacca ed Alessio Cerci, che vanno a nozze negli spazi aperti e quando vengono lanciati in progressione mentre, al contrario, soffrono tremendamente 'nel traffico', quando sono marcati stretti, quasi a uomo, e costretti a muoversi in un fazzoletto di terra;
Infine, non va tralasciato come, stasera, il Milan di Mihajlovic sia atteso dal definitivo salto di qualità: il pubblico si attende una vittoria, per arrivare alla sosta del campionato, ed alla vigilia della sfida dello 'Juventus Stadium', in programma il prossimo 21 novembre, con il morale alle stelle e con una situazione di classifica “davvero interessante”, per parafrasare l'amministratore delegato Adriano Galliani. E' logico aspettarsi, questa sera, enorme pressione sui giocatori rossoneri: tutto l'ambiente, la stampa, i giocatori stessi, si aspettano un successo, per dare alla stagione del Milan una svolta definitiva, e positiva. Questa, forse, sarà l'insidia più grande da superare: stasera, i rossoneri dovranno sfoderare una prestazione di cuore, e di carattere. Il bel gioco, magari, verrà con il tempo: contro l'Atalanta conterà soltanto vincere, ad ogni costo ed in ogni modo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA