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MILAN: Bertolacci, grande prestazione: gol e sfortuna

Redazione

Andrea Bertolacci, ieri contro la Lazio, ha disputato un eccellente primo tempo. Prima di pagare dazio all'ennesimo colpo di sfortuna stagionale

Una settimana fa Silvio Berlusconi ha chiesto ad Andrea Bertolacci se fosse lui “lo stesso Bertolacci che l’anno scorso ci ha fatto gol con quel bellissimo inserimento". Colpito e affondato. Negli ultimi mesi l’ex genoano ha fatto fatica ad entrare nei meccanismi di una squadra senza gioco e senza personalità. Sembrava un ragazzo diverso da quello che si era messo in luce nello scorso campionato, arrivando a guadagnarsi anche la chiamata in Nazionale. Forse anche lui si stava chiedendo se potesse aver disimparato tutto in un’estate. Poi le parole di Berlusconi, arrivate come un fulmine a ciel sereno.

Colpito nell’orgoglio, Bertolacci si è svegliato. Entra in campo contro il Sassuolo, a venti minuti dalla fine, con il Milan sopra di un uomo ma fermo sul pareggio. Subito un bel dribbling, un colpo di testa pericoloso e un paio di quegli inserimenti che lo hanno reso famoso. Trascina la squadra verso la vittoria scrollandosi di dosso le paure. Poi contro il Chievo, questa volta titolare, offre una prestazione molto positiva, con ottimi tagli e buoni fraseggi con i compagni. Bertolacci sta tornando. Infine domenica sera torna nella sua Roma, ma contro la Lazio: per lui, cresciuto nel settore giovanile giallorosso, è un derby.

Complice il progressivo recupero della migliore forma fisica, Bertolacci parte come un razzo. Nei primi venti minuti è il migliore in campo per distacco, producendo un paio di accelerazioni importanti con le quali apre la difesa avversaria. In mezzo, chiama a sé tutti i palloni, dialoga con i compagni e fa salire la squadra. Si concede un bellissimo tunnel ai danni di Onazi e riesce a dare luce a tutto il centrocampo milanista. Al 25’ rende finalmente conto dell’ingente investimento della società: Bonaventura taglia il campo servendo Cerci, che tira in porta; Marchetti respinge male e Bertolacci, che si era inserito tra i difensori seguendo l’azione, insacca per la prima volta in rossonero.

Sembra essere l’inizio di una partita perfetta per lui, ma appena dieci minuti più tardi prova a salvare un pallone destinato a spegnersi in fallo laterale. Il suo colpo di tacco produce soltanto il terzo infortunio della stagione. Subito, infatti, sente tirare il muscolo e si dirige in panchina, disperato e arrabbiato con se stesso. È da valutare l’entità dell’infortunio, ma sarebbe un vero peccato dover rinunciare a questo Bertolacci, tornato il calciatore che aveva convinto Galliani e Berlusconi a fare follie pur di averlo.

Federico Graziani