Tre giorni dopo la clamorosa sconfitta per 0-4 contro il Napoli, il tecnico rossonero, Siniša Mihajlovic, ha a disposizione dodici giorni per cambiare le cose e far ripartire il Milan.
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MILAN, Bertolacci in discussione: personalità, pressione e ruolo
In queste settimane la società è al centro delle polemiche per le prestazioni tutt'altro che esaltanti, ma una buona parte dei tifosi pensa che siano invece i giocatori il problema della mancanza di risultati. Uno dei protagonisti in forte discussione è Andrea Bertolacci, acquistato in estate dalla Roma per la bellezza di venti milioni di euro. Tutti si aspettavano un giocatore diverso, ma probabilmente è il modulo di Mihajlovic che non fa rendere al meglio il centrocampista capitolino. Abituato in un centrocampo a 4, Bertolacci si è dovuto adattare in pochissimo tempo al centrocampo a 3 del tecnico serbo, e gli esiti non positivi si sono visti subito.
L'Ad rossonero Adriano Galliani e tutta la tifoseria milanista sperano di rivedere presto in campo il vero Bertolacci, quello delle 88 presenze e 12 gol con la maglia rossoblu del Genoa, cioè quel giocatore che ha fatto sognare Marassi. L'inizio della sua esperienza a Milano non è stata comunque delle più rosee: il centrocampista romano si è presentato a San Siro con poca qualità e poco coraggio. L'unica partita in cui il numero 91 ha fatto vedere qualcosa di buono è stato proprio il match a Genova, anche se il tabellino a fine partita ha segnato 1-0 per la squadra di casa. Inoltre, ha del clamoroso il retroscena scoperto nel dopo-partita di Milan-Napoli: il giocatore si è "rifiutato" di giocare da trequartista, un ruolo che (forse) non lo soddisfa, come confessato dall'allenatore Mihajlovic ai microfoni di Premium Sport: "Abbiamo provato di tutto in allenamento, ma Andrea non se la sentiva, non si trova bene in quella zona". Di certo non è stato un gesto di coraggio e sacrificio per il numero 91 rossonero.
Segnali di non-feeling con Siniša? Ma oltre a tutto questo, la realtà è una sola. I tifosi del club di via Aldo Rossi vogliono rivedere sul rettangolo di gioco un Andrea Bertolacci diverso, come quello che faceva impazzire tutta quanta Lecce o, successivamente, il capoluogo ligure. Ad Andrea non resta altro che far ricredere tutti a suon di buone prestazioni. Perchè il tempo passa e le occasioni diminuiscono. E l'ora dell'ultimo treno per Bertolacci è arrivata, o la va o la spacca!
Nicholas Reitano
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