Nonostante un inizio di campionato dai risultati altalenanti, e dalle prestazioni poco convincenti, sembra essere diventato molto solido il legame tra Siniša Mihajlović e l'universo Milan. Perlomeno strano, se si pensa come l'attuale tecnico del Diavolo sia stato, nel recente passato, uomo molto vicino all'Inter, per avervi dapprima giocato (biennio 2004-2006), e poi averla allenata, in qualità di vice di Roberto Mancini, dal 2006 al 2008.
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MILAN: Capello, Galliani e la Sud promuovono Mihajlović
Il suo impatto con la realtà milanista era stato però sin da subito positivo, quando, il 3 luglio scorso, il Presidente Silvio Berlusconi aveva dichiarato di ammirare Mihajlović per via del suo carattere forte, deciso, per le sue doti di leadership, e, naturalmente, per la sua innegabile capacità di tirare fuori il meglio dai giocatori a disposizione. Il feeling con il Presidente, poi, ad onor del vero, sembra essersi un po' deteriorato per via degli ultimi risultati e per le ultime prove offerte dalla squadra, ma la fiducia nei confronti del serbo appare immutata in Adriano Galliani.
L'amministratore delegato all'area sportiva, parlando giovedì pomeriggio da 'Casa Milan', ha dichiarato infatti come Mihajlović sappia farsi voler bene, come il suo impatto con i milanisti sia stato molto buono, e come sia ritenuto da tutti, anche dai tifosi, “un grande allenatore”. Pensiero, questo, che i sostenitori del Diavolo, in particolar modo quelli della Curva Sud, hanno espresso a modo loro, intonando cori e canti in favore dell'allenatore serbo in occasione della presentazione ufficiale della squadra. La risposta di Mihajlović? Entusiasmo, voglia di far bene, e saltelli convinti in occasione del coro 'chi non salta nerazzurro è'. Mica male per uno che, un decennio fa, il derby lo viveva sull'altra sponda dei Navigli.
Proprio il derby può rappresentare, per Mihajlović la gara della svolta: una bella vittoria nella stracittadina di domani sera potrà contribuire a rendere ancora più saldo il rapporto tra il tecnico e la tifoseria, che aspetta come manna dal cielo una bella prestazione ed una grande vittoria per rilanciarsi alla grande in classifica, agguantare l'Inter in classifica e ribadire per l'ennesima volta la superiorità cittadina. Una superiorità che, ai tempi in cui il Milan era allenato da Fabio Capello, era piuttosto evidente. Allenatore del Milan nel quinquennio 1991-1996, e vincitore di quattro Scudetti in cinque campionati, Capello ha sottolineato, nei giorni scorsi, come Mihajlović possa essere considerato, a ragion veduta, il suo legittimo erede. “Se Mihajlović mi somiglia? Assolutamente, è il tecnico che lavora in Italia in cui più mi riconosco – ha evidenziato Capello -. Tempo fa ci incontrammo a Dubai, quando Siniša era il CT della Serbia, e nell'occasione mi espose le sue idee di calcio. Per molti versi, coincidono con le mie”.
Un'investitura ufficiale che suona tanto di definitiva promozione per Mihajlović, con l'auspicio, magari, che il serbo possa vincere anche soltanto parte dei titoli conquistati da 'Don Fabio' sulla panchina rossonera.
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