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MILAN da cambiare: “Problemi chiari”, Honda non salva nessuno

Daniele Triolo

Keisuke Honda ha pesantemente criticato la società, non risparmiando nessuno. Nemmeno l'allenatore, che lo ha escluso negli ultimi match

Stamattina, su 'La Gazzetta dello Sport', sono uscite delle forti dichiarazioni rilasciate da Keisuke Honda ad una tv giapponese. Il samurai rossonero ha attaccato senza mezzi termini la società, e lo staff tecnico del Milan, centrando, a suo dire, la vera natura dei problemi del Milan. “Sono molto chiari, anche perché sono sempre gli stessi – ha sottolineato Honda -. Se non impariamo nulla da questa sconfitta (in riferimento allo 0-4 interno subito dal Napoli, n.d.r), vuol dire che siamo molto lontani dalla ricostruzione del club. A giudicare dagli ultimi anni, penso sia chiaro che non si possa far ripartire questo club se non investendo tanto denaro come fanno al PSG o al Manchester City – ha spiegato il giapponese -. O fai così, oppure occorre riesaminare la struttura della società. Dirigenza, allenatore e tifosi devono rendersi conto della situazione”.

Honda ha continuato, implacabile, sollevando i calciatori da qualsiasi colpa: “Non capisco, non ha senso dare la colpa ai giocatori. Negli ultimi anni il Milan ha mandato in campo tanti uomini, e quest'anno ha speso 100 milioni, ci sono tanti Nazionali, eppure come mai non riescono a rendere quando arrivano al Milan? - si è chiesto il numero 10 rossonero e della Nazionale nipponica -. Per cambiare questo club occorre cambiare totalmente i criteri di valutazione da parte di tutti: dirigenza, tecnico, tifosi e media. In caso contrario ci vorrebbero almeno 5-10 anni. So che riceverò critiche per queste parole, ma sono importanti per il futuro del club”. Inutile girarci intorno: queste parole sono pesanti come macigni, ed arrivano in un momento particolarmente delicato per il Milan, con la società che, ufficialmente, tiene in panchina Siniša Mihajlović, il quale, però, appare già ampiamente sfiduciato; con i calciatori che, sul terreno di gioco, fanno tutto il contrario rispetto a quanto dimostrano in settimana a Milanello, e con i dirigenti, Adriano Galliani in testa, aspramente contestati dalla Curva Sud e sbeffeggiati sui social media.

Honda, solitamente silenzioso e rispettoso, così come da cultura nel suo Paese, ha vuotato il sacco, incarnando sicuramente parte del pensiero di molti tifosi rossoneri. L'attacco del giapponese, nelle intenzioni, va detto, è sicuramente costruttivo: a suo modo, diretto, senza troppi giri di parole, Honda ha cercato di dare una scossa all'ambiente, intorpidito dalle recenti sconfitte, e frastornato da una classifica che vede il Milan già molto lontano dalla vetta: la speranza è che lo sfogo di Honda possa servire a Montolivo e compagni per un pronto riscatto sul terreno di gioco, da cui arriva, sempre, l'unica sentenza che conta.