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Bonaventura e Balotelli, la (strana) coppia del Milan. Giacomo Bonaventura e Mario Balotelli formano la strana coppia che ha permesso al Milan di passare a Udine, dopo un primo tempo pressoché perfetto e una ripresa da dimenticare. Senza creste né eccessi di alcun tipo, con un animo riservato e mai sopra le righe, Bonaventura sembra l'opposto di Balotelli, che della cresta ha fatto il suo marchio di riconoscimento e ha passato la sua prima fase della carriera gridando al mondo "Why always me?".
Nell'ultimo anno, ovvero da quando un Mario diventato ingestibile è approdato a Liverpool, il Milan ha imparato a conoscere un nuovo leader silenzioso. Jack Bonaventura ha infatti collezionato innumerevoli prestazioni positive, soprattutto per quanto riguarda dedizione, tecnica e attaccamento alla maglia - anche la media voto della Gazzetta di 6.1 lo colloca tra i migliori giocatori di movimento della scorsa stagione. Dopo aver conquistato San Siro e Inzaghi, ha confermato la propria importanza nella gestione Mihajlovic.
Mentre Jack si stava guadagnando il posto da titolare tra amichevoli e prime uscite ufficiali, Balotelli è tornato, mostrandosi profondamente cambiato. Dopo aver esordito con spunti di classe e potenza nel derby e aver riproposto il nuovo spirito contro il Palermo, Mihajlovic ha deciso che a Udine è arrivato il momento di far partire Mario dall'inizio. Passano neanche cinque minuti e viene assegnata una punizione dal limite dell'area al Milan. Mentre nella partita precedente fu proprio Bonaventura a pennellare una parabola nel sette, questa volta Balotelli posiziona il pallone sul punto di battuta e disegna una traiettoria imprendibile per il portiere dell'Udinese.
Da notare che per trovare il primo gol con il Liverpool servirono 49 tiri in porta, mentre in questa seconda esperienza rossonera solo 5, segno di una rinnovata fiducia. Il primo gol del nuovo Balotelli è seguito dal raddoppio di Bonaventura, che stoppa un lancio morbido di Montolivo e batte al volo Karnezis. Il Milan gioca bene e arriva anche il 3-0 a sigillare il primo tempo, su assist del medesimo Bonaventura.
Nella ripresa la difesa torna a ballare e sembrano ricomparire vecchi fantasmi dopo il 2-3 firmato da Duvan Zapata. Nel momento di massima sofferenza, ogni pallone rossonero viene lanciato in avanti, cercando a turno Balotelli e Bonaventura, che si caricano la squadra sulle spalle e fraseggiano vicino alla bandierina. Trascinato dall’ottima prestazione della sua strana coppia, il Milan appare sempre più sicuro delle proprie potenzialità offensive, ma per puntare ai primi tre posti occorre aggiustare le troppe amnesie difensive.
Federico Graziani
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