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Inutile girarci intorno: questo Milan, così come è stato congegnato e strutturato, non va. E, se nella prossima stagione, la squadra vorrà tornare ad essere competitiva sul fronte italiano, dovrà necessariamente andare incontro ad un robusto restyling. Zvonimir Boban, ex fantasista rossonero, ed oggi apprezzato commentatore sportivo per l'emittente 'Sky Sport', forse, è stato un po' troppo rude la scorsa settimana, bollando inequivocabilmente come “scarsa” l'intera rosa a disposizione di Filippo Inzaghi, però, a ben guardare, qualche ragione il croato ce l'ha. Molti giocatori del Milan sono palesemente inadeguati a vestire la maglia di questa gloriosa società, ma non è tutto da buttare.
C'è un gruppo di italiani e stranieri, tutti affidabili, dai quali ripartire. Uno 'zoccolo duro' di giocatori dai quali iniziare la nuova rifondazione. La ricostruzione di un Milan vincente, o perlomeno che aspiri a vincere, non sarà però facile: richiederà sacrifici, impegno, costanza, e, soprattutto, dovrà essere condotta all'insegna della qualità. Il nuovo Milan avrà bisogno di potenti iniezioni di qualità in ogni settore del campo, di modo che gli uomini che si salveranno al termine di questa travagliata stagione possano ripartire con maggiore convinzione nei propri mezzi.
Del pallido Milan versione 2014-2015, per esempio, come non confermare l'estremo difensore Diego Lopez, spesso autentico baluardo insuperabile e sovente premiato con la palma di migliore in campo. Il portiere spagnolo rappresenta una sicurezza, una pietra miliare con la quale fondare la nuova squadra. La difesa è migliorata notevolmente già grazie al lavoro operato in sede di calciomercato lo scorso gennaio, e può contare su dei punti fermi: Ignazio Abate, recentemente promosso capitano, al quale riteniamo debba essere prolungato il contratto; poi Luca Antonelli, gradito ritorno dal Genoa, il miglior terzino sinistro ammirato a 'San Siro' dopo i ritiri di Paolo Maldini e Serginho. Ma anche Adil Rami, nonostante sia sparito dalle rotazioni di Filippo Inzaghi, e Gabriel Paletta, rocciosi ed arcigni marcatori, schierabili tranquillamente nell'undici iniziale o utili a gara in corso partendo dalla panchina. A centrocampo, con Nigel De Jong diretto verso l'estero, si può puntare ad occhi chiusi sul sempre attivo Andrea Poli, sul jolly Giacomo Bonaventura, utilizzabile in almeno cinque-sei ruoli sul terreno di gioco, ed anche su Riccardo Montolivo, nonostante in questo campionato sia stato tormentato dagli infortuni: certo, non sarà mai ai livelli di Andrea Pirlo, e non calpesta esattamente le stesse zone sul terreno di gioco, però, con un centrocampista di livello assoluto al suo fianco, anche 'Monto' può tornare a far brillare la sua stella. In attacco, il giovane Suso si sta rapidamente conquistando la stima di tutti, ed una sicura conferma, mentre non si potrà prescindere sicuramente da Jérémy Ménez, autore di 16 reti stagionali e punto fermo del Milan nonostante la troppa, inquietante incostanza di rendimento.
Tutti gli altri, da Mattia De Sciglio ad Alex, da Salvatore Bocchetti a Keisuke Honda, da Marco Van Ginkel ad Alessio Cerci, per finire con Mattia Destro e Stephan El Shaarawy, sono tutti sotto esame: le ultime sette gare di campionato rappresenteranno, per tutti loro, un fondamentale banco di prova per guadagnarsi la conferma nella rosa del Milan.
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