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MILAN, Luiz Adriano rischia il posto da titolare

Luiz Adriano Milan
Luiz Adriano potrebbe accomodarsi in panchina già a Torino per esigenze tattiche della squadra. Una bocciatura anticipata per l'ex Shakthar Donetsk?

Daniele Triolo

La maledizione della maglia numero 9 rischia di colpire anche l'ultimo attaccante che, in ordine di tempo, sta indossando la casacca che fu di Marco Van Basten, George Weah e Filippo Inzaghi, vale a dire Luiz Adriano. Così come accaduto per i suoi due predecessori, Fernando Torres e Mattia Destro, anche il brasiliano ha realizzato il suo primo gol in rossonero contro l'Empoli, facendo sperare in una lunga serie di successi personali. Invece, a parte la rete in Coppa Italia al Perugia, e gli acuti nelle amichevoli del giovedì contro Mantova e Monza, Luiz Adriano, per ora, sembra particolarmente avulso dagli schemi di Siniša Mihajlović.

E dire che, per caratteristiche, Luiz Adriano sarebbe compatibile sia con Carlos Bacca, giocatore con il quale, quest'anno, si è più volte diviso il peso dell'attacco, che con Mario Balotelli: tanto l'attaccante colombiano quanto quello italiano, infatti, amano partire larghi, lontano dalla porta, facendo tanto movimento e girando intorno ad una prima punta di ruolo, proprio come l'ex Shakthar Donetsk. Sulla carta, un tandem (qualunque esso sia) letale per le difese avversarie e, proprio il match dello scorso 28 agosto contro l'Empoli, aveva illuso i tifosi rossoneri: per Luiz Adriano sembrava soltanto l'inizio di un bel feeling con la porta avversaria.

Il 28enne cannoniere, al contrario, si è spento con il passare delle partite, ed ha sulla 'coscienza' almeno 2-3 palle gol nel derby dello scorso 13 settembre che gridano ancora vendetta. In questo particolare momento per il Milan, costretto ad uscire al più presto dalla crisi nella quale è piombato dopo la sconfitta interna contro il Napoli (0-4), Siniša Mihajlović sta studiando delle nuove soluzioni tattiche: andrà per ora in archivio il poco produttivo 4-3-1-2 per fare spazio o al 4-4-2, con il quale il Milan ha vissuto epoche d'oro ai tempi di Arrigo Sacchi e Fabio Capello, oppure, in alternativa, ad un più offensivo e dinamico 4-3-3.

Qualora Mihajlović optasse, per la sfida di sabato sera contro il Torino, per quest'ultima variante tattica, sarebbe proprio Luiz Adriano a farne le spese, ed ad accomodarsi in panchina, per far spazio a Bacca come unico riferimento centrale dell'attacco, assistito ai suoi lati da Alessio Cerci a destra e da Giacomo Bonaventura a sinistra. Tale esclusione suona già come di bocciatura anticipata per il calciatore, eppure autore di ben 128 reti in 266 incontri disputati con la maglia dello Shakthar, plurititolato in Ucraina ed anche convocato in qualche circostanza nella Seleção verdeoro.

Con Balotelli ancora a mezzo regime, in caso di 4-4-2, Luiz Adriano avrà un'ulteriore chance di rivalsa, e l'auspicio dei sostenitori rossoneri è che ricominci a bombardare con regolarità la porta nemica; in caso contrario, dovrà raddoppiare il proprio impegno ed i propri sforzi per convincere l'allenatore a non privarsi dei suoi servigi, e per ridare prestigio e gloria ad una maglia che, al Milan, da qualche tempo a questa parte risulta proprio essere indigesta.

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