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Il problema della mancanza nella rosa del Milan di giocatori che cerchino l'uno contro uno è evidente sin dalla scorsa stagione, quando l'unico fattore di imprevedibilità era rappresentato da Menez, non a caso il migliore dei Rossoneri. Quest'anno, con l'infortunio di Menez, manca ancora di più una batteria di giocatori in rosa che possano creare la superiorità numerica e dare all'attacco maggior fantasia e velocità.
Complice anche un mercato da questo punto di vista praticamente nullo, non essendo nè Bacca nè Luiz Adriano nè tanto meno Balotelli giocatori che eccellono nel dribbling, Mihajlovic si ritrova a spolverare un giocatore voluto e poi accantonato da Inzaghi: Alessio Cerci. Queste le parole in conferenza stampa dell'allenatore del Milan su Cerci: "Ho bloccato io la sua cessione. E' uno dei pochi che salta l'uomo".
Nel nuovo 4-3-3 le qualità nell'uno contro uno sono necessarie per chi ricoprirà il ruolo di ala offensiva. Se da una parte pare ovvio puntare sull'ottima forma di Bonaventura, dall'altra il tecnico serbo ha deciso di dare una chance a Cerci, unico attaccante mancino a non aver ancora avuto una possibilità dall'inizio (sia Suso sia Honda hanno fin qui deluso).
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