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MILAN: Mihajlovic in conferenza: “Troppo molli, paghiamo i nostri errori”

Sinisa Mihajlovic, allenatore del Milan
Dopo la bruttissima sconfitta subita oggi contro il Napoli il tecnico del Milan Sinisa Mihajlovic commenta così la prestazione della sua squadra

Edoardo Lavezzari

Reduce dalla pesantissima sconfitta contro il Napoli, che ha regolato il Milan con uno 0-4 che non ammette repliche, il tecnico rossonero Sinisa Mihajlovic ha commentato così, in conferenza stampa, la prestazione della squadra rossonera: "C'è poco da dire, brutto dirlo, ma è la realtà. Ha vinto la squadra più forte. Hanno fatto la differenza i loro attaccanti e la nostra fase difensiva. Abbiamo regalato i premi due gol ed è finita la partita. Non c'è stata reazione purtroppo. Abbiamo dimostrato ancora una volta di essere deboli di testa, dobbiamo uscire da questa situazione. Lo possiamo fare solo parlando e lavorando. Lavoriamo tanto, ma non basta, dovremo fare ancora di più, è l'unica cosa da fare è quella".

Gli acquisti estivi: "Oggi non si è visto il valore di questi giocatori, ma la squadra che ha sceso in campo era la migliore possibile e si è visto fino al 2-0. Emotivamente siamo deboli"

Gli obiettivi: "Se sei il Milan il tuo obiettivo è stare in alto, non si possono cambiare dopo 6/7 giornate. Capisco che è difficile immaginare ad un Milan in alto in classifica, però il nostro obiettivo rimane quello. C'è sempre meno tempo, per come si comportano in campo sono il primo a criticare la squadra, non puoi permetterti certi errori"

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Cerci: "Era l'unico giocatore offensivo che avevamo in panchina, dovevo recuperare il risultato è facile parlare di squilibrio dopo la partita in altre occasioni è andata bene e nessuno si è lamentato. Il problema non è il modulo o il sistema di gioco".

Il modulo: "Purtroppo abbiamo poche alternative, su cinque attaccanti 3 oggi erano fuori. C'è Cerci che però nel 4-3-1-2 è poco efficace per le sue caratteristiche, quando torneranno gli infortunati proveremo a studiare altre soluzioni"

Dove lavorare: "Magari ci vuole Freud per la testa di questi ragazzi. Io ci sto provando da quando sono arrivato, parlo tanto con la squadra in gruppo e con i singoli, cerchiamo di analizzare tutto e migliorare. Mi aspettato di risolvere prima questo problema, evidentemente sbagliavo e non siamo ancora vicini alla risoluzione di queste cose. L'unica medicina comunque è il lavoro devo dire la verità noi in settimana facciamo tanto e bene, servono cose diverse forse"

L'esonero: "Non dipende da me, la società prende le decisioni. Io sicuramente non mi dimetterò, non l'ho mai fatto questo è sicuro. Deciderà la società, io su queste cose però non mi posso fasciare la testa io penso solo a risolvere i problemi della squadra. Sono convinto di poterli risolvere, magari mi sbaglio non so. Da altre parti ho visto problemi simili, ma sono riuscito a risolverli, qui evidentemente serve più tempo, ma io so di averne pochissimo, dovremo sfruttarlo al meglio"

Il Napoli: "Non mi serve questa partita per capire che sono forti. Si è visto oggi e non solo, si vede in tutte le partite che hanno un grande potenziale offensivo"

Gli errori: "Dopo il primo errore abbiamo smesso di giocare la palla e di ripartire. Quando vuoi sempre la palla sui piedi è più facile farsi marcare"

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Dal nostro inviato a San Siro Edoardo Lavezzari

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