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Dopo tre gare in astinenza, ecco finalmente il ritorno alla vittoria. Il Milan colleziona tre punti importantissimi contro il Sassuolo di Eusebio Di Francesco e rimane ancora davanti alla Juventus. Scritta così, sembra che le due squadre stiano lottando per lo scudetto. Ma, con tanto di amarezza, vi dobbiamo riportare alla realtà: ad oggi una occupa l’11° posizione e l’altra la 12°. Aspettando tempi migliori, si spera. In ogni caso, quest’oggi entrambe sono tornate alla vittoria casalinga. Si, ma non in maniera totalmente uguale.
D’altronde stiamo parlando di due squadre che lo scorso anno non hanno disputato propriamente una stagione uguale. Anzi, tutt’altro. Chiudendo la breve parentesi e tornando al Milan, più che per la classifica, la vittoria è stata di vitale importanza per Sinisa Mihajlovic. Eh si, avete letto bene: vitale. Perché il tecnico serbo sembra essere già a rischio, con il presidente Berlusconi che non ha risparmiato nemmeno a lui i primi mugugni. Certo, la prestazione non è stato molto convincente ma, ad oggi, ci si può accontentare del cuore e della grinta (come sottolineato dallo stesso Mihajlovic e da Abate). Ingredienti che, però, sembrano non bastare al numero uno di via Aldo Rossi, voglioso ora di vedere anche un gioco propositivo e efficace.
Proprio per questo, Mihajlovic sta provando in tutti i modi di imporre la giusta mentalità ai suoi uomini. Quello che non è riuscito a fare con il 4-3-1-2, ora proverà a farlo con un nuovo schieramento tattico. Quel 4-3-3 di inzaghiana memoria, che può trasformarsi in un 4-4-2. A maggior ragione quando rientreranno anche gli attaccanti fermi al box: Niang, Balotelli e Menez. Tanto che a quel punto, come sottolineato dallo stesso tecnico serbo, ci sarà anche la possibilità di sbizzarrirsi per le scelte offensive. Anche perché, giusto evidenziarlo, lo schieramento citato sembra essere quello che offre le maggiori garanzie.
E a confermarlo è stato il campo, visto che i rossoneri hanno trovato il gol vittoria proprio quando sono passati ad un attacco a due. Con Luiz Adriano e Bacca che, finalmente, sono sembrati impeccabili. Intanto a Milanello si continua a lavorare duramente. Sempre in attesa di riavere tutta la rosa a disposizione per iniziare davvero a fare le cose sul serio. Occhio, però, a non sottovalutare le prossime partite. Perché, con o senza infortunati, nelle sfide con Chievo e Lazio occorrono punti e gioco. D’altronde con Berlusconi, si sa, non basta una vittoria per cancellare tutto. E Mihajlovic sembra averlo capito: uomo avvisato, mezzo salvato
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