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MILAN, Mihajlovic rischia: i nomi dei papabili

Donato Bulfon

Puntuali come un orologio svizzero iniziano a filtrare le prime indiscrezioni sui possibili sostituti del tecnico del Milan Sinisa Mihajlovic.

Dopo l’ennesima sconfitta, con tanto di umiliazione, subita domenica sera contro il Napoli, inevitabilmente é finito nel mirino anche Sinisa Mihajlovic: 4 sconfitte in 7 partite iniziano ad essere davvero tante e, nonostante le rassicurazioni della Societá, puntuali come un orologio svizzero iniziano a filtrare le prime indiscrezioni sui possibili sostituti del tecnico serbo.

Basandoci sui fatti sembra azzardato pensare che il Milan voglia cambiare il quarto allenatore in 2 anni dopo appena 7 giornate avendo a libro paga ancora Seedorf e Inzaghi. La logica porta dunque a pensare questo ma la sostanza e la confusione che regna in Societá da qualche anno non fa escludere a priori clamorosi ribaltoni nei prossimi giorni o piú verosimilmente nelle prossime settimane soprattutto se i risultati non miglioreranno.

A pensarci bene dal Milan sono filtrate solamente conferme ufficiose sulla posizione di Mihajlovic: non c’é stata una presa di posizione chiara ed ufficiale a favore del tecnico ma la Societá si é chiusa in un silenzio quasi assordante che molti hanno definito di riflessione.

Si riflette insomma in via Aldo Rossi e, di conseguenza, iniziano a circolare i primi nomi delle possibili alternative nel caso la situazione precipitasse.

Il primo nome su cui potrebbe puntare il Milan é quello di  Roberto Donadoni, attualmente libero dopo il fallimento del Parma. Con lui, si tornerebbe all'antico, puntando su un allenatore di comprovata fede ed esperienza pregressa milanista, anche se mai preso seriamente in considerazione in questi ultimi anni ogni qualvolta si scatenava il toto panchina.

Le altre alternative rispondono ai nomi di Luciano Spalletti e Vincenzo Montella: l’ex tecnico di Udinese, Roma e Zenit, che piace da sempre in Società, potrebbe accettare la grande occasione del Milan per rientrare in corsa nella nostra Serie A mentre l’ex allenatore della Fiorentina é un pupillo del Presidente Berlusconi per la sua capacitá di organizzare il giuoco, tema tanto caro al nostro Presidente. Entrambi i tecnici presentano peró delle riserve dal punto di vista economico: Spalletti ha un ingaggio elevato mentre Montella é ancora vincolato alla Fiorentina e si libererebbe solamente dietro il pagamento di una clausula vicina ai 5 milioni di euro, cifra apparentemente fuori portata ma sappiamo quanto Berlusconi ami, di tanto in tanto, farsi regali a lui graditi.

Sullo sfondo resta poi la soluzione interna che risponde al nome di Christian Brocchi giá sondata nel finale della scorsa stagione e che prevederebbe l’ingresso in Societá anche di Marcello Lippi nel ruolo di Direttore Tecnico.

Se si dovesse decidere di andare comunque avanti con Mihajlovic almeno fino a fine stagione, attenzione in estate ad Antonio Conte, che, non ne facciamo mistero, era la prima scelta del Milan giá nelle ultime due stagioni. L’ attuale CT si liberebbe dalla Federazione dopo gli Europei e salvo risultati eccezionali, difficilmente proseguirá con gli azzurri visti anche i contrasti avuti in questo suo primo anno di esperienza da CT. Per diverse ragioni nelle ultime due estati il matrimonio non si é concretizzato ma, se Mihajlovic non dovesse ottenere risultati piú che soddisfacenti, il terzo tentativo potrebbe finalmente essere quello giusto.

 

Gaetano De Pippo