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MILAN, Montolivo bocciato ed escluso: da capitano a rebus in #3motivi

Donato Bulfon

La parabola di Montolivo, da capitano a bocciato. Quella di ieri sera l'ennesima prova incolore del centrocampista rossonero.

Noi di Pianeta Milan ne avevamo già parlato in tempi non sospetti: il ruolo incerto di Riccardo Montolivo in questa squadra. Avevamo sottolineato come sarebbe stato difficile per il numero 18 rossonero giocare titolare visto il rinnovo di De Jong e l’idee di calcio di Sinisa Mihajlovic.

In realtà, in queste prime partite ufficiali, unite a quella di ieri sera contro il Mantova, le cose per l’ex giocatore della Fiorentina sono andate ancora peggio rispetto alle previsioni: 0 minuti giocati sui 270 disponibili, con solo tanto riscaldamento, senza mai entrare in campo nelle partite ufficiali, mentre una prova molto incolore contro i mantovani che militano in Lega Pro.

Si può dire a tutti gli effetti che Riccardo da capitano del Milan sia diventato un vero rebus, almeno in questa parte iniziale della stagione.

Cerchiamo 3 spiegazioni possibili, che giustifichino il mancato impiego del capitano:

1) Mihajlovic lo sta preservando. Il giocatore, come abbiamo già detto in passato, viene da lunghi infortuni che praticamente gli hanno costretto a saltare tutta la stagione scorsa. In una formazione che ancora non ha acquisito gli automatismi giusti, inserire un giocatore che non è in buone condizioni fisiche può essere controproducente, sia per la squadra e sia soprattutto per il calciatore stesso, visto che andrebbe incontro a brutte figure (sappiamo come il pubblico di San Siro sia esigente). Inoltre il suo mancato utilizzo nelle gare che contano, potrebbe essere visto come un messaggio alla società, ma che non è stato raccolto: senza di lui, che appunto non è ancora in forma, manca un giocatore di qualità, insomma un centrocampista diverso rispetto a tutti gli altri presenti in rosa, ma che effettivamente non è stato preso nel mercato estivo.

2) Il giocatore è considerato una riserva e quindi potrebbe finire sul mercato a gennaio. Sinisa Mihajlovic nella partita di sabato sera contro l’Empoli, ha preferito centrocampisti come Nocerino e addirittura il neo arrivato Kucka. Forse è stata cercata la cessione negli ultimi giorni di agosto ma non è arrivata: almeno fino a gennaio, quando il mercato riaprirà e a meno di cataclismi, Montolivo potrebbe davvero partire.

3) E’ effettivamente la riserva di De Jong. L’allenatore serbo in queste prime uscite stagionali è sembrato abbastanza chiaro: o gioca Nigel o gioca Riccardo davanti alla difesa. E’ vero che quest’ultimo può fare anche la mezzala, ma per fare quel ruolo c’è bisogno di molta corsa, cosa che l’italiano non ha in questo momento. In ogni caso, il neo allenatore del Milan sembra considerare De Jong uno dei suoi punti fermi in mezzo al campo, in grado soprattutto di dare copertura alla difesa.

La domanda a questo punto sorge spontanea: se Nigel viene considerato inamovibile, l’ex atalantino quanto potrà essere impiegato? Magari qualche volta verrà provato in quella posizione (soprattutto in Coppa Italia), ma l’olandese sembra il titolare indiscusso di quel ruolo.

Che cosa succederà? Il campionato è appena iniziato, ma la strada di Montolivo è sempre più in salita.

Salvatore Cantone