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MILAN, non ci sono più dubbi: avanti con il 4-4-2

Sinisa Mihajlovic Milan
Il Milan col vecchio 4-3-3 ha deluso contro il Crotone. Ora Mihajlovic si è convinto: punterà sul 4-4-2.

Gianluca Raspatelli

Ieri sera Sinisa Mihajlovic è tornato al vecchio 4-3-3 in Coppa Italia contro il Crotone. Se doveva essere un ritorno al passato, questo è parzialmente riuscito, nel senso che ha ricordato a tutti perchè sia stato necessario passare al 4-4-2. I problemi del 4-3-3 sono i soliti: Luiz Adriano troppo isolato, centrocampo statico, ali facilmente marcabili e terzini bloccati.

Con il passaggio al 4-4-2 nel secondo tempo la manovra è apparsa più avvolgente e ordinata, seppur priva di molti titolari. E' stata una piccola riprova di un concetto già abbastanza evidente dal match vinto contro la Sampdoria: il modulo giusto per questi giocatori è il 4-4-2.

Certo, il cambio di modulo di ieri aveva come causa l'intento di far riposare Bonaventura e Cerci, dando fiducia a Poli, Nocerino e Josè Mauri, nessuno dei quali può ricoprire il ruolo di esterno di centrocampo. Ma l'impressione è che sia proprio una questione di atteggiamento tattico. Con il 4-4-2, infatti, sembrano tutti più sicuri dei proprio mezzi e più ordinati in campo.

Mihajlovic è convinto, e già da oggi ha ricominciato a lavorare sul 4-4-2, modulo con il quale affronterà il Carpi nel prossimo turno di campionato. Questo è lo schieramento ideale del Milan, e anche se ci son volute diverse figuracce per capirlo, ormai è una certezza anche per il tecnico serbo.

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