Questo pomeriggio, il sito web de 'L'Espresso' ha anticipato una clamorosa notizia che sarà sviscerata, con dovizia di dettagli e particolari, nella rivista in edicola da domattina, venerdì 4 settembre. L'inchiesta rivela come i tre consulenti di Bee Taechaubol, imprenditore thailandese che sta per rilevare ufficialmente il 48% dell'A.C. Milan dalla famiglia Berlusconi, sono già vecchie conoscenze della Fininvest.
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MILAN, ombre sui consulenti di Bee Taechaubol
Gerardo Sagat, Paolo Di Filippo e Andrea Baroni, infatti, fondatori della società 'Tax & Finance' di Lugano, assistono adesso Mr. Bee, ma, circa una ventina di anni fa, lavoravano a Londra, nel gruppo del finanziere Ali Sarikhani, negli uffici della Edsaco, “snodo della finanza occulta del gruppo Berlusconi”, dichiara 'L'Espresso'. La vicenda, si può leggere nell'inchiesta, risale al 1996, quando i magistrati scoprirono le società offshore della Fininvest: “Ebbene, a quell'epoca – prosegue l'articolo de L'Espresso -, i tre professionisti della Tax & Finance lavoravano per il gruppo finanziario inglese che amministrava quel network di sigle estere intestatarie di conti bancari segreti. Proprio la scoperta di quelle società cassaforte è costata all'ex Presidente del Consiglio, nel 2013, la condanna definitiva per frode fiscale e la decadenza da parlamentare. Alla perquisizione a Londra era sicuramente presente Baroni, che è citato anche nelle sentenze”.
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Le società offshore di Berlusconi, scoperte dai magistrati soltanto dieci anni più tardi con l'indagine sui diritti tv di Mediaset, custodivano, si legge, “più di 300 milioni di dollari, accumulati su conti esteri mai dichiarati al fisco”.
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