Archiviata la sconfitta nel derby, è ora di ripartire per il Milan. Vincere domani a S.Siro contro il Palermo sarà un imperativo categorico. Non tanto per la classifica, poco veritiera dopo sole 3 giornate di campionato, quanto per il morale e la convinzione.
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MILAN-PALERMO, MIHAJLOVIC mischia le carte: Balotelli e Honda, che rebus
Sinisa Mihajlovic sembra pian piano sul punto di trovare la giusta quadratura e formazione titolare. Qualche dubbio ci sarà sicuramente (Zapata-Ely sono per esempio in ballottaggio), ma qualche certezza in più il serbo ce l'ha. Nonostante la sconfitta contro l’Inter, è innegabile che finalmente il centrocampo abbia retto bene. Montolivo ha giocato una delle sue migliori partite degli ultimi tempi, con attenzione e intelligenza tattica, garantendo più geometrie e qualità. Un primo passo verso la resurrezione, insomma. Ora serve continuità, De Jong permettendo.
Kucka da buon mediano ha sfoggiato le sue armi migliori: corsa e aggressività. Sostituito nel derby, forse per evitare il secondo giallo, il neo acquisto rossonero ha unito ad una fase difensiva solida ed aggressiva, corsa e precisione. Il ruolo di interno dovrebbe dunque essere ancora suo, mentre Bonaventura, come suo solito, è stato intraprendente e propositivo, anche se mai decisivo. Arretrato a centrocampo nel ruolo di mezzala, ha sofferto la muscolarità degli avverasri e forse sugli inserimenti, ma l’impegno non è mai mancato e in quel ruolo può crescere ancora.
Certo, rimane il dubbio. Meglio da mezzala o da rifinitore? E qui va considerata la prestazione di Honda, bersagliato da critica e tifosi e difeso da Mihajlovic. La prova del giapponese non è stata sufficiente e la partenza a razzo dell'anno scorso, con sei reti realizzate in sette partite, rimane un ricordo lontano. Su una cosa può aver ragione Mihajlovic: è anche una questione mentale. Dalla Coppa d’Asia Honda non sembra essere mai tornato. Impreciso lento ed impacciato, ha riaperto un tema caldo nell’ambiente rossonero: “Non è un numero 10”.
Ecco quindi riprendere quota il ballottaggio Honda-Bonaventura. Mihajlovic ha detto di voler confermare tutti dopo il derby. Ma poi ha sottolineato come forse sia meglio non credergli più di tanto. In attesa di recuperare Menez, altra pedina fondamentale per la trequarti, forse il più adatto e continuo in quel ruolo potrebbe essere proprio Bonaventura, che non ha nella velocità e nel guizzo la propria caratteristica principale, ma che comunque garantisce alla squadra equilibrio, palleggio e discreta qualità. Scelte a parte, qualcosa va cambiato là davanti. Se non altro la marcia.
Sette tiri in porta in tre partite sono davvero pochi. Ecco perchè Mihajlovic potrebbe anche pensare di dare più corpo e presenza alla squadra inserendo la sua carta a sorpresa: Mario Balotelli. Sarebbe più un 433 che un 4312, ma anche Bacca e Luiz Adriano potrebbero trovare le sponde giuste per partire da lontano e andare a bersaglio.
SuperMario ha dimostrato in quei pochi minuti di partita contro l’Inter di essere mentalmente e fisicamente al punto giusto. Balo sa bene che non può sprecare nemmeno una chance che gli verrà concessa. Quale miglior occasione dunque per un rilancio del 45 rossonero? Magari in casa, magari contro il Palermo, magari da titolare. Mihajlovic ci ha abituati a grandi e piccole sorprese. Balotelli titolare lo sarebbe certamente. Ma non è da escludere.
Mario contro l’Inter ci ha provato, ed è giusto riconoscere l’impegno di un giocatore massacrato da sempre dalle critiche, giuste o sbagliate che siano. Se c’è un allenatore che potrebbe tirargli fuori il massimo, quello è sicuramente Mihajlovic, che più volte si è detto fiducioso e soddisfatto del lavoro di Mario.
Giovanni Giaconelli
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