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MILAN, problema continuità. Mihajlovic diplomatico: “Non possiamo giocare per 45′”

Luca Fazzini

La continuità è il problema principale del Milan: oggi fine al filotto di vittorie e anche le gare - come detto da Mihajlovic - vengono giocate per soli 45'

Terza sconfitta in campionato per il Milan di Sinisa Mihajlovic. A Genova, i rossoneri si svegliano solo nella ripresa, quando i rossoblù sono già avanti 1-0 e non riescono ad impattare la gara. Una reazione decisa e convinta, che non è bastata però per fare risultato a Marassi.

Il principale problema dei rossoneri, a livello generale, sembra essere la continuità, sia a livello di campionato che di partita. L'andamento della Serie A finora parla chiaro: sconfitta-vittoria-sconfitta-vittoria-vittoria-sconfitta. Da due anni i rossoneri non vincono tre partite di fila e occasioni come quella di oggi, dove si poteva accorciare in classifica, erano da cogliere al volo.

Anche a livello di partita la discontinuità sembra essere un elemento preoccupante, su cui bisognerà lavorare molto. A Firenze, il vuoto totale, con una piccola reazione nella ripresa, a giochi ormai chiusi. Contro l'Empoli, un brutto Milan, ma efficace. Nel derby, il contrario: prestazione positiva ma risultato deludente, mentre con Palermo e Udinese sono arrivate due vittorie ma con prestazioni discutibili. La sfida contro i siciliani ha evidenziato molte amnesie difensive, con i rosanero capaci di recuperare due volti, salvo poi essere affondati dall'immenso talento di Carlos Bacca; mentre a Udine il Milan ha giocato il miglior primo tempo della stagione, per poi perdersi nella ripresa, rischiando di vanificare quanto di buono fatto nei primi 45'.

E anche oggi il copione è stato lo stesso: dopo il vantaggio iniziale dei rossoblù, firmato da un episodio favorevole a Dzemaili su rigore, il Milan si è svegliato solo nella ripresa, quando è andato più volte vicino al pareggio con Balotelli, Luiz Adriano e Kucka, ma la buona copertura dei padroni di casa e l'inferiorità numerica per l'espulsione di Romagnoli sono costate care.

Il problema è stato sottolineato anche da Mihajlovic a fine gara: “La verità è che facciamo bene solo un tempo a partita e non va bene, anche in settimana è stato così. Oggi non abbiamo fatto male, ma di certo non abbiamo fatto bene, ci è mancata la cattiveria, abbiamo perso troppi errori individuali. Nel secondo tempo la squadra in 10 ha reagito e ha creato, ma non ha fatto gol. Questa squadra deve capire che non basta aver scritto Milan sulla maglia o avere più qualità tecniche, ma bisogna correre ed essere cattivi. Vincere oggi sarebbe stato importante, purtroppo non è così".