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MILAN, può tornare Boateng: un’operazione che fa discutere

Daniele Triolo

Kevin-Prince Boateng si allenerà da domani a Milanello agli ordini di Mihajlović: tesserabile a gennaio, ma si tratta realmente di un affare per il Milan?

L'ambiente del Milan, già pesantemente in fibrillazione per via del summit di Arcore tra Bee Taechaubol, Silvio Berlusconi ed i vertici Fininvest, che potrà essere decisivo per quanto concerne il futuro societario, è stato scosso intorno all'ora di pranzo da una notizia altrettanto importante in chiave mercato: da domani, Kevin-Prince Boateng, 28enne ex centrocampista rossonero, si allenerà a Milanello, agli ordini di Siniša Mihajlović.

Si profila, dunque, un ritorno in grande stile del 'Boa' nella Milano rossonera, che lo ha amato ed osannato dal 2010 al 2013? Non propriamente. Boateng, infatti, è ancora sotto contratto con lo Schalke 04 fino al 30 giugno 2016, nonostante non giochi una gara ufficiale dallo scorso mese di maggio poiché sospeso dal club di Gelsenkirchen per 'scarso impegno e mancanza di disciplina'; in virtù di questo, il Milan gli ha concesso di allenarsi presso il proprio centro sportivo in attesa che il centrocampista ghanese recuperi la migliore condizione fisica.

Già, perché in estate Boateng ha avuto due possibilità per lasciare con un anno di anticipo lo Schalke 04, ma entrambe le trattative, con lo Sporting Lisbona prima e con l'Al-Ittihad poi, sono tramontate a causa di motivazioni differenti; con i portoghesi, sembra siano sorti dei problemi legati ai diritti d'immagine del calciatore, mentre, con la società saudita, che aveva appena rilevato a parametro zero un altro ex milanista, Sulley Muntari, la firma sul contratto non è arrivata perché il 'Principe', così come era stato soprannominato a Milano, non ha superato le visite mediche.

Ora, a Boateng viene concessa una grande occasione: quella di rimettersi fisicamente in carreggiata, recuperare il prima possibile una forma accettabile, che gli consenta di tornarsi a sentire un calciatore importante, di quelli in grado di spaccare in due una partita. D'altronde, malgrado nei due anni trascorsi alla 'Veltins Arena' non abbia brillato, collezionando 60 presenze (non tutte da titolare) e soltanto 7 reti, di cui quasi tutte nella prima stagione, le qualità tecniche e fisiche non gli mancano. Una volta rimesso a nuovo, Boateng potrebbe rappresentare un valore aggiunto per qualsiasi squadra decida di effettuare un investimento su di lui.

Persino per il Milan. Da gennaio, Boateng potrà essere nuovamente tesserabile, considerando come lo Schalke 04 non dovrebbe opporre troppa resistenza per regalare la lista gratuita ad un giocatore, di fatto, scaricato da mesi e se dimostrerà, fino a dicembre, di poter essere utile alla causa rossonera, il Milan, che non dimentica mai chi ha dato e fatto tanto per la squadra (Boateng fu tra gli artefici, nel 2011, della conquista dell'ultimo Scudetto), potrà metterlo sotto contratto. L'operazione, comunque, fa già discutere: sui social network, non appena uscita la notizia del ritorno di Boateng a Milanello, i tifosi si sono spaccati, divisi tra quelli che mai avrebbero rivoluto l'incostante ghanese in maglia rossonera, convinti di come ami finire sui giornali più per il gossip che per le gesta sul terreno di gioco, e tra quelli che, invece, intravedono nel suo riavvicinamento ai colori del Diavolo una magistrale operazione di mercato, poiché dal costo pari a zero, per un giocatore che, ben stimolato ed in forma, è in grado di spaccare in due una partita.

Anche a livello tattico, un'eventuale aggiunta del 'Boa' nello scacchiere di Siniša Mihajlović sarebbe oggettivamente utile, in quanto abile a giocare sia nel ruolo di intermedio di centrocampo, dove assicura tecnica e quantità, sia, soprattutto, nel ruolo di trequartista 'atipico', bravissimo negli inserimenti per vie centrali e capace anche di ripiegare in fase difensiva: un po' come quel Soriano lungamente inseguito a luglio ed agosto. Magari, il Milan ha trovato la soluzione migliore per dare a Mihajlović quanto richiesto.