Un mese decisivo. Quello di Dicembre per il Milan sarà importante per capire quale potrà essere il futuro della squadra rossonera dopo due anni in chiaroscuro per non dire catastrofici. Sono tre i nodi da scogliere.
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MILAN REVOLUTION, #3nodi da sciogliere in un mese
#1- I soldi di Bee
—Il tanto ventilato arrivo in società di Bee Taechaubol con l'annessa immissione nelle case societarie di tanto denaro fresco da poter reinvestire sul mercato, è uno dei nodi principali da sciogliere per il futuro del Milan. I giorni immediatamente precedenti al Natale saranno fondamentali. L'acquisto del 48% del club rossonero da parte della cordata rappresentata dal broker thailandese, potrebbe davvero rilanciare fin da subito il mercato milanista. Con almeno 100 milioni disponibili, infatti, Galliani potrebbe tornare alla carica per quel Witsel tanto rincorso e poi mollato nel mercato estivo. Ma non solo il centrocampista belga. Il Milan a gennaio potrebbe cercare anche un esterno di centrocampo per il nuovo modulo, ma anche una valida spalla per Romagnoli.
#2- La classifica
—L'altra condizione fondamentale per il rilancio rossonero è la rimonta in classifica. Dopo un inizio di stagione difficile, il Milan ha pian piano trovato la sua dimensione, collezionando nelle ultime 7 gare ben 14 punti, viaggiando con passo il passo discreto di 2 punti a partita. Ora è necessario il salto di qualità, dando continuità ai risultati e alle prestazioni. Tre gare prima della sosta invernale, tutte alla portata e da vincere assolutamente, a partire dalla gara di domenica a Carpi. E poi il Verona a San Siro e il Frosinone in terra ciociara. Nove punti nelle prossime tre gare, potrebbero riconsegnare al Mila più fiducia nei propri mezzi e nella ripresa di Gennaio, che vedrà i rossoneri affrontare il Bologna a San Siro e la Roma all'Olimpico. Chiudere l'andata con 11/13 punti in più, potrebbe far rientrare il Milan in maniera stabile tra le squadre in lotta per l'Europa League e la Champions.
#3-L'allenatore
—Come conseguenza ai buoni risultati, sarà il futuro del tecnico rossonero Sinisa Mihajlovic. Il serbo divide, o lo ami o lo odi, non ci sono mezze misure. Per il momento la squadra sembra seguirlo, ma la dirigenza e la tifoseria iniziano un po' a soffrire gli atteggiamenti dell'ex allenatore della Sampdoria. Tutto, come sempre, dipenderà dai risultati. Chiudere il 2015 con 4 vittorie consecutive ridarebbe forza all'operato di Mihajlovic che, anche sul mercato e nelle decisioni societarie, potrebbe assumerà un'importanza superiore all'attuale. Sinisa vuole vincere ed è convinto che questo accada. Nessuno vuole pensare e vuole credere che un ennesimo fallimento possa portare ad una nuova rivoluzione.
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