Ci siamo, il rientro di NigeldeJong è ormai questione di giorni: oggi il possente centrocampista rossonero , svolgendo l'intera seduta di allenamento con il resto della squadra, assieme all'altro infortunato RodrigoEly. Il numero 34 rossonero, quindi, è quasi pronto a riprendersi il suo Milan, quando siamo giunti quasi a metà di una stagione veramente strana per lui.
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MILAN, riecco De Jong. Il 4-4-2 per rilanciarsi
Riavvolgendo il nastro della stagione 2015/16, non possiamo non ricordare come essa sia cominciata con il rinnovo arrivato in estate, dopo i vari tentennamenti dovuti anche all'ennesimo cambio in panchina: il nuovo contratto sembrava potesse essere il preludio ad una nuova stagione da protagonista per lui, con Mihajlovic che ha iniziato a portarlo con sé e Montolivo nelle conferenze stampa, quasi fosse il secondo Capitano designato dopo il centrocampista di Caravaggio.
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Titolarissimo per tutta l'estate, fino a fine agosto Nigel de Jong è uno dei pochi punti fermi del Milan in trasformazione di Sinisa Mihajlovic, che pur di non rinunciare alla sua potenza fisica lo posiziona interno destro nel primo 4-3-3 di stagione: il risultato non è stato ottimale, anche perché da quel momento in poi le apparizioni da titolari si riducono fino a toccare lo zero.
Una sparizione dai radar totale, compresa anche nelle conferenze stampa, in cui recentemente si è presentato anche Ignazio Abate: il malessere fisico accusato recentemente ha sicuramente condizionato la sua stagione, visto che per un giocatore della sua stazza è fondamentale star bene fisicamente, ma anche il passaggio dal 4-3-1-2 (con Nigel vertice basso del rombo) ad un più tecnico 4-3-3 ha ridotto notevolmente lo spazio per un interditore come lui.
Ora, però, il Milan sembra voler passare alla fase successiva, quel 4-4-2 di Sacchiana memoria che potrebbe segnare la rinascita di de Jong: l'olandese, infatti, è passato alla ribalta internazionale come centrale davanti alla difesa nella coppia di centrocampisti del 4-2-3-1 del Manchester City, e non è un caso che le migliori prestazioni in rossonero le abbia ottenute con tale modulo. Ora, a voler ampliare le vedute, il 4-2-3-1 non è altro che un classico 4-4-2 più moderno o, per così dire, più di moda, visto che gli esterni alti si abbassano a centrocampo in fase di non possesso. Il nuovo modulo, quindi, può essere vitale per lui, non solo per un eventuale e auspicato futuro in rossonero, ma anche per una sua rivalutazione in sede di mercato qualora il Milan decidesse di metterlo sul mercato.
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