archivio2015

MILAN – Riecco Niang, l’arma in più per il cambio di modulo

Donato Bulfon

Mbaye Niang vuole conquistare tutti, Mihajlovic, i tifosi, i compagni. E l'inizio, dopo la sfortuna estiva e i problemi fisici, non è niente male.

L'ex testa calda che sembra aver messo la testa a posto. Mbaye Niang vuole conquistare tutti, Mihajlovic, i tifosi, i compagni. E l'inizio, dopo la sfortuna estiva e i problemi fisici, non è niente male. Contro l'Atalanta, il giovane francese è stato con Donnarumma il migliore dei suoi, rendendosi in molte occasioni pericoloso e facendo capire a tutti che lui c'è.

Sono lontani i momenti dei colpi di testa, delle Ferrari distrutte, del guidare senza patente fingendosi l'amico Traorè. Sono lontani i tempi delle tre creste, delle prime promesse in rossonero e delle delusioni successive. Niang dopo l'esperienza di Genova sembra essere rinato o meglio, maturato. E il suo talento pronto a sbocciare verso le alte vette da lui sempre sognate. Il Milan ha bisogno di un Niang super. Quello che piano piano si incomincia ad intravvedere. Mbaye vuole giocare, e per farlo non importa in quale zona del campo. Lui può giocare quasi dappertutto. Si scenderà in campo con il 4-3-3? Bene, Niang può fare l'attaccante centrale, l'esterno sinistro o destro senza differenza. Si scenderà in campo con il 4-4-2? Nessun problema, il ventenne francese può fare indifferentemente l'attaccante o l'esterno di centrocampo. Ed è così che le sue possibilità di giocare e di conquistarsi  e conquistare il Milan aumentano in maniera esponenziale. Niang potrà davvero essere l'arma in più di questo Milan ancora in cerca della sua identità definitiva.

E Mbaye vuole prendere i suoi compagni per mano e guidarli lontano. Lontano anche da quel palo di Barcellona che qualcuno ancora ricorda. Per dimenticare e ripartire, per diventare quello che tutti sperano, uno degli attaccanti più completi d'Europa. Il Milan lo spera.