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MILAN, SEGNALI PREOCCUPANTI: MALE TUTTI I NUOVI

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Il primo Milan di Siniša Mihajlović è uscito sconfitto 2-0 dallo stadio ‘Artemio Franchi’ di Firenze. Al di là della battuta d’arresto, scaturita in seguito a due calci piazzati (la punizione di Marcos...

Daniele Triolo

Il primo Milan di Siniša Mihajlović è uscito sconfitto 2-0 dallo stadio 'Artemio Franchi' di Firenze. Al di là della battuta d'arresto, scaturita in seguito a due calci piazzati (la punizione di Marcos Alonso nel primo tempo, il rigore di Jošip Iličić nella ripresa), i rossoneri sono sembrati lontani parenti della squadra che, appena sei giorni prima aveva eliminato il Perugia dalla Coppa Italia. E dire che in campo c'erano anche gli stessi uomini. Difesa altissima, ma disattenta, infilata a ripetizione dalle verticalizzazioni ficcanti della pimpante formazione viola; centrocampo sotto ritmo, compassato, in netta difficoltà al cospetto dei palleggiatori della squadra di Paulo Sousa; un attacco abulico, mai pericoloso, con il portiere della Fiorentina, il rumeno Ciprian Tătărusanu che ha potuto passare una serata di assoluto, inaspettato riposo.

I segnali preoccupanti, per il tecnico serbo, però, sono giunti principalmente da tutti i nuovi acquisti schierati sul terreno di gioco del 'Franchi'. In un contesto deludente, sono stati proprio i giocatori più attesi a deludere le aspettative. Partiamo dalla difesa: grazie ad una sontuosa, solita prestazione dell'estremo difensore spagnolo Diego López, il Milan non ha preso un'imbarcata, perché la coppia centrale giovane composta da Rodrigo Ely ed Alessio Romagnoli, in Toscana, non ha convinto. Forse per via della troppa pressione mediatica, forse per via della furia agonistica palesata dai viola, fatto sta che sia il centrale brasiliano quanto quello romano ieri sera hanno patito le pene dell'inferno. Ely, addirittura, si è visto sventolare per ben due volte sotto il naso, dal pignolo arbitro Paolo Valeri, in soli 36 minuti di gioco; Romagnoli, apparso piuttosto incerto e di certo non all'altezza dei 25 milioni spesi per acquisirlo dalla Roma, ha anche causato il rigore che ha chiuso, nei fatti, il match contro i viola.

A centrocampo, se possibile, è andata addirittura peggio. Andrea Bertolacci, pagato ben 20 milioni di euro, sempre alla società giallorossa, è stato impalpabile. Mai in partita, sempre secondo nei contrasti e sul pallone, costantemente alla rincorsa dei più validi e veloci centrocampisti della Fiorentina. Prestazione pessima, quella del numero 91, sostituito a metà ripresa da Antonio Nocerino. Male, seppure con qualche attenuante del caso, anche la coppia d'attacco scelta da Mihajlović, quella composta dal colombiano Carlos Bacca e dal brasiliano Luiz Adriano. I due, in 95', non hanno avuto un solo pallone giocabile. Per mezz'ora, il demerito della loro ectoplasmica presenza è stato suddiviso in parti uguali con il giapponese Keisuke Honda, tolto dalla mischia da Mihajlović nel momento dell'espulisione di Ely; da quel momento in poi, sono stati serviti poco poco e molto male, ma i due sudamericani certamente ci hanno messo del loro. Bacca, almeno, ha provato a svariare su tutto il fronte dell'attacco rossonero; Luiz Adriano, al contrario, ha stazionato nella sua mattonella preferita, al centro, a ridosso dell'area di rigore, dove è stato praticamente annullato da Gonzalo Rodríguez e da Facundo Roncaglia, poi sostituito da Davide Astori.

Anche l'Inter, vittoriosa al 93' a 'San Siro' contro l'Atalanta, ha sofferto tanto per avere la meglio sull'ostica formazione orobica ed è uscita rivoluzionata dalla sessione estiva di calciomercato, ma in casa nerazzurra i nuovi hanno convinto tutti. Al Milan, invece, tutto ciò non è accaduto. Anche se, bisogna ammettere, l'impegno del Diavolo si presentava sin dall'inizio più complicato ed insidioso. Ely sarà squalificato, ma per Romagnoli, Bertolacci, Bacca ed Adriano la gara di sabato contro l'Empoli rappresenterà già l'occasione per un pronto riscatto.