“Il Milan gioca bene, con idee, velocità di pensiero, inserimenti e conclusioni”. Se questo è stato il commento del primo tempo di Udine e del secondo tempo di Genova, l’autonomia rossonera nella partita contro il Napoli è durata solo 13 minuti. Dopo il gol di Allan, frutto dell’ennesimo errore di impostazione di Zapata, la squadra si è sciolta nelle sue paure. Dopo il terzo gol, la punizione di Insigne al 67’, i tifosi hanno cominciato a lasciare delusi lo stadio mentre un coro su tutti si innalzava dalla curva: “Grazie Galliani”.
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MILAN – Tifosi indignati, la Curva chiede la testa di Galliani
L’amministratore delegato del Milan non è stato sicuramente il dirigente più amato nelle ultime tre stagioni. Se non altro, gli si concedeva il beneficio del dubbio: l’assenza di una rosa competitiva sembrava causata dalla chiusura dei rubinetti rossoneri. Quest’anno però la riapertura dei fondi destinati al mercato ha catalizzato la rabbia dei tifosi nei confronti di chi ritengono il vero responsabile: Adriano Galliani.
90 milioni di euro per il mercato sono un’enormità. Basti pensare che la capolista Fiorentina, squadra che sta incantando l’Italia con buon gioco e incisività sotto porta, ne ha spesi esattamente un terzo. Ciò significa che con 90 milioni si può imbastire una squadra più che dignitosa. La critica principalmente mossa a Galliani tratta un problema di fondo: una rosa che viene da un decimo e un ottavo posto necessita di una rifondazione totale, mentre sono stati spesi troppi soldi per i singoli giocatori. L’acquisto di Bacca è l’unico che può giustificare l’esborso di 30 milioni in una volta sola; il resto del tesoretto doveva essere ripartito tra difesa e centrocampo. Con un solo acquisto sostanziale per ciascuna zona (Romagnoli e Bertolacci), l’organico è rimasto lo stesso che non ha centrato l’Europa per due stagioni consecutive.
La partita di ieri sera ha svelato l’abisso di natura tecnica tra i rossoneri e i napoletani. Così, la strigliata di Galliani all’indomani della sconfitta di Genova appare ora tanto inutile quando ironicamente beffarda. Forse doveva sgridare se stesso e il suo staff: da quando è rimasto orfano di Leonardo e Braida, il Milan non ha più scovato alcun talento inesploso.
Le domande dei tifosi sono molte: perché non accontentare Mihajlović sborsando i 10/15 milioni per Soriano, che sta guidando la Samp verso le zone alte della classifica? Perché la Juve prende a parametro zero un campione come Khedira mentre Galliani spende 20 milioni per un ragazzo che ha ancora molto da dimostrare? Lo strappo tra l’amministratore delegato e i tifosi sembra a questo punto irriducibile. Questi ultimi chiedono a gran voce un cambio dirigenziale che segnerebbe la fine di un’epoca, per quanto splendente, ormai giunta inesorabilmente alla sua conclusione.
Federico Graziani
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