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MILAN, trequartista: torna Bertolacci e rischia Honda

Andrea Bertolacci, simbolo del mercato del Milan
Il ritorno dall'infortunio di Bertolacci potrebbe portare Mihajlovic ad una rivoluzione sulla trequarti

Gianluca Raspatelli

Il ruolo del trequartista, in qualsiasi modulo lo si consideri, nella storia del calcio è sempre stato quello che regala il valore aggiunto ad una squadra. Non a caso il nome di questo ruolo viene spesso tramutato in "fantasista". Proprio la fantasia è sempre stata la principale qualità di chi gioca dietro le punte. Quella fantasia che con una giocata permette alle squadre di vincere anche le partite più complicate.

Poi, con l'avvento delle seconde punte che rifiniscono, il ruolo del trequartista si è evoluto nel cosiddetto "trequartista moderno". Si tratta di un giocatore completo, non più dotato della creatività del "fantasista", ma decisamente più propenso al sacrificio e all'inserimento senza palla. Ecco il dilemma che attanaglia gran parte degli allenatori: la scelta tra questi due tipi di trequartista. Sinisa Mihajlovic non fa eccezione.

Nelle 5 gare fin qui giocate in campionato, il tecnico serbo ha scelto di schierare dietro le punte una volta Suso e ben quattro volte Honda. In entrambi i casi parliamo della prima tipologia di trequartista, il "fantasista". Il problema delle gare disputate da Honda e Suso è sotto gli occhi di tutti: di giocate eccezionali che risolvono le partite non sen'è vista mezza.

Eppure Mihajlovic continua a puntare su Honda. Il motivo riguarda una preferenza tattica mai rinnegata dall'allenatore rossonero. Infatti lui ha sempre preferito il "trequartista moderno". Alla Sampdoria dietro le due punte giocava Roberto Soriano (vicinissimo al Milan in estate, proprio su richiesta di Mihajlovic), che è una mezz'ala con gran capacità d'inserimento e di conclusione a rete. Fin qui ha giocato sempre Honda perchè dei trequartisti puri che ha in rosa il Milan, il giapponese è quello che per sacrificio più si avvicina al "trequartista moderno".

Due eventi cambiano drasticamente le carte in tavola per le future scelte di Mister Mihajlovic: la conferma di Mario Balotelli e il ritorno di Andrea Bertolacci. Con l'inserimento di Balotelli nell'attacco di titolare, Mihajlovic ha finalmente un giocatore che viene incontro ai centrocampisti per inventare giocate decisive. Insomma, un attaccante che funge da rifinitore. Dunque questo potrebbe essere il momento giusto per passare al "trequartista moderno" tanto caro all'allenatore rossonero.

I tifosi vorrebbero vedere Bonaventura dietro alle punte, ma difficilmente Mihajlovic si priverà dell'equilibrio questi dà al centrocampo. E allora chi meglio di Bertolacci? La sua qualità principale negli anni a Genova è sempre stata l'inserimento nell'area avversaria, che spesso lo ha portato a segnare bellissimi gol. Inoltre il centrocampista italiano ha dimostrato di soffrire nel ruolo di mezz'ala nel centrocampo a tre, non riuscendo mai a trovare il corretto tempo di gioco e la giusta intensità.

Bertolacci trequartista, con Balotelli e uno tra Bacca e Luiz Adriano davanti, sembra un attacco ben assortito e potrebbe spingere Mihajlovic alla definitiva rinuncia a Honda. Forse già dal match con Genoa.

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