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Domani il calciomercato aprirà ufficialmente e il per Milan questo gennaio sarà a dir poco fondamentale. I rossoneri hanno bisogno di fare un grande colpo per diversi motivi: da quelli di natura tecnica, alla necessità di ridare morale a una piazza depressa e sempre pronta alla contestazione fino al mandare un messaggio alle altre pretendenti a un posto in Europa. Eppure la sensazione è che dopo gli 85 milioni spesi in estate il Milan, soprattutto con questa classifica discreta e nulla più, non possa permettersi di fare altre follie da un punto di vista economico, anche perchè i soldi di Bee Taechaubol non sono ancora arrivati (e potrebbero anche non arrivare mai). Per questo, dopo aver sfoltito la rosa e sistemato i bilanci con qualche cessione, il Milan proverà a piazzare un grande colpo, già, ma dove?
I rossoneri, di fatto, hanno due grandi necessità: manca un centrocampista "dai piedi buoni" da schierare in mediana, un uomo che sappia fare tutte e due le fasi, che sia in grado di dettare i tempi del gioco e velocizzare una manovra apparsa troppe volte lenta e prevedibile, un uomo che possa giocare sempre, a prescindere dall'eventuale compagno di reparto e che possa prendere in mano la squadra. L'altro profilo invece è quello di un esterno alto offensivo di destra per completare il 4-4-2 di Sinisa Mihajlovic, il modulo che ha dato nuove certezze alla squadra rossonera e che ha un solo vero ruolo scoperto: il quarto di centrocampo. Tanto Honda quanto Cerci non hanno convito e quella resta un grande falla nello scacchiere rossonero.
Tanti i nomi che circolano, per entrambi i ruoli, ma i sogni restano due e sono entrambi molto cari: Axel Witsel per il centrocampo e Antonio Candreva per la fascia. Il primo è certamente più caro, ma la sua volontà di abbracciare il rossonero era chiara la scorsa estate e in questi pochi mesi non è certo cambiata. Di fronte all'offerta giusta (da 25 milioni di euro) l'affare si può fare, ma servirà almeno un obbligo di riscatto per convincere lo Zenit San Pietroburgo. La pista Candreva è complicata per altri motivi: il Milan può mettere sul piatto due pedine di scambio importanti come Matri ed El Shaarawy, ma Lotito, nonostante l'amicizia con Adriano Galliani, è un osso duro e non sarà facile convincerlo a privarsi di un giocatore così prezioso come l'esterno della Nazionale, soprattutto in un momento così complesso per la Lazio.
Chi scegliere allora? E' un problema che lasciamo volentieri alla società, con l'augurio che però uno dei due possa arrivare davvero, per iniziare un 2016 di riscatto, non solo a parole, ma anche nei fatti.
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