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MILAN, una poltrona per due. Ma gli interpreti non convincono

Edoardo Lavezzari

Il Milan è passato al 4-3-3, ma se in mezzo e a sinistra Mihajlovic ha due certezze come Bacca e Bonaventura, a destra sembra mancare qualcosa

Archiviato il fallimentare esperimento trequartista, il Milan e Sinisa Mihajlovic ripartono da un 4-3-3 che dovrebbe garantire più brio in attacco e anche una maggiore copertura sugli esterni, ma per ora le cose non sono andate benissimo, nemmeno con questo modulo. A Torino il Milan ha giocato una partita incolore, ha rischiato poco, ma ha creato altrettanto. Nel Trofeo Berlusconi invece i rossoneri sono stati a tratti imbarazzanti, complici anche alcune assenze importanti, soprattutto nel tridente. La sensazione infatti è che due delle tre maglie siano assegnate: Carlos Bacca è la punta centrale titolare e lo stesso si può dire per il ruolo di ala sinistra, affidato a Giacomo Bonaventura, titolare inamovibile.

Resta un dubbio invece sulla destra dove a giocarsi una maglia sono Alessio Cerci e Keisuke Honda. Il primo è partito titolare contro sia a Torino sia nel Berlusconi. Contro i granata si è visto poco nel primo tempo ed è scomparso completamente nella ripresa, in evidente debito di ossigeno; mentre al Trofeo Berlusconi è stato uno dei peggiori i campo in una partita che comunque è stata disastrosa sotto molti punti di vista e nella ripresa è stato sostituito proprio da Honda che, pur senza brillare, si è fatto preferire su tutta la linea. Il giapponese, in un ruolo non suo dove comunque ha giocato tante volte lo scorso anno, è parso comunque vivo. Con lui la manovra del Milan è decollata e l'ex CSKA ha avuto anche un paio di occasioni importanti per andare a segno, ma clamorosamente non le ha sfruttate. Impossibile però non sottolineare come Honda sia entrato in campo quando l'Inter giocava con 9 Primavera su 10 giocatori di movimento e in porta aveva Berni, la terza scelta di Mancini. Contro avversari del genere era lecito aspettarsi di più, da lui come da tutta la squadra.

A conti fatti nessuno dei due convince a pieno, ma Sinisa Mihajlovic, visti anche i tanti infortuni, sarà obbligato a fare rivolgersi a uno dei due se vuole portare avanti il suo progetto di 4-3-3. Contro il Sassuolo, almeno per il momento, Cerci sembra essere favorito per una maglia da titolare, ma a poco meno di 48 ore dal match molte cose possono cambiare, l'unica certezza è che il Milan non si può più permettere passi falsi e chiunque scenderà in campo dovrà fare di più: molto di più anche per evitare i fischi di un nervosissimo San Siro.