Piena emergenza. È questo il cartello luminoso che lampeggia all'ingresso di Milanello. Registrati i sicuri forfait di De Jong e Montolivo per la partita contro il Verona ad Inzaghi non resta che creare una linea di centrocampo quasi inedita. Nel caso in cui volesse continuare con il 4-3-2-1 a contendersi una maglia da titolare sarebbero i ghanesi Essien e Muntari insieme all'olandese Marco van Ginkel, con Poli e Bonaventura ad agire da mezzali e due tra Honda, Cerci e Menez in supporto a Destro.
archivio2015
MILAN-VERONA: CENTROCAMPO A 2 O A 3? INZAGHI NON HA ANCORA SCELTO
Un' alternativa potrebbe essere l'utilizzo del tuttocampista Bonaventura sulla trequarti per far spazio ad un trio di centrocampo più difensivo, composto da Poli, Muntari ed Essien, schierati a protezione di una difesa che in questo periodo è parsa tutt'altro che imperforabile.
Non sembra invece rientrare nei piani di Inzaghi una mediana a due, utilizzabile sia nel 4-2-3-1 sia nel più classico 4-4-2 che prevederebbe, in ogni caso, l'utilizzo di Poli al centro e del duo Cerci-Bonaventura sulle fasce: questa opzione darebbe velocità, tecnica e versatilità alla manovra dato che entrambi possono altresì agire nella linea a tre dietro la prima punta.
Anche in questa situazione di emergenza le alternative ai titolari non sembrano mancare: dai muscolari Essien e Muntari al "ragionier" van Ginkel fino al leader della Primavera Alessandro Mastalli. L'unico elemento imprescindibile ad oggi sembra essere Giacomo Bonaventura: il 25enne ex Atalanta è una delle pochissime note liete della stagione rossonera, il solo in grado di abbinare corsa e qualità superiori alla media. A ogni modo il problema sembra riguardare più l'aspetto atletico che quello tecnico-tattico. Questo è il motivo per il quale sul banco degli imputati è finito anche lo staff di preparatori di mister Inzaghi: la squadra sembra soffrire qualunque avversario sul piano della freschezza e dell'intensità di gioco. E quando la qualità degli interpreti non è eccelsa ben sappiamo che l'aspetto atletico può svolgere un ruolo importante.
Abbiamo ancora negli occhi la prima Juventus di Conte che non annoverava tra le sue fila Tevez e Pogba ma era in grado di aggredire l'avversario per tutta la durata delle partite, senza tregua. La stagione sembra ormai compromessa ma è nelle difficoltà che si forgia il nucleo di una squadra vincente e tutti i tifosi milanisti sperano che dalle ceneri di queste due stagioni fallimentari nasca il Milan del futuro.
Federico Lena
© RIPRODUZIONE RISERVATA