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Stasera si affronteranno a 'San Siro' due squadre in crisi d’identità; il Milan e il suo allenatore Sinisa Mihajlovic, dopo tre vittorie consecutive, sono ripiombati nelle incertezze mentre la Sampdoria, dopo una serie di risultati altalenanti, ha sostituito Walter Zenga con Vincenzo Montella, perdendo la gara d’esordio a Udine.
Il nuovo tecnico doriano dovrà preparare la sfida odierna prima di tutto sul piano psicologico (ha parlato della necessità di recuperare mentalità e coraggio) ma non sarà affatto semplice dal momento che l’ultima vittoria in campionato risale allo scorso 25 ottobre contro il Verona. Ci sono poi i problemi tattici; attualmente sono indisponibili Correa e Krstic, mentre gli altri centrocampisti hanno caratteristiche che non vanno bene per gli schemi utilizzati da Montella, basati sul possesso palla. Basti pensare che domenica scorsa hanno giocato Fernando (forte nel contrastare gli avversari e a recuperare palla), Carbonero (dotato di un gran tiro, ha giocato come ala) e Barreto (forte fisicamente e bravo sulle punizioni), buoni giocatori che tuttavia non sono portati per il classico gioco palleggiato usato dal mister napoletano, prima a Catania e poi a Firenze.
Questo handicap potrebbe favorire il Milan che, dal punto di vista mentale, è avvantaggiato dalla vittoria del triangolare di Bari che ha lasciato segnali positivi con le prestazioni del giovane Manuel Locatelli (17 anni) e di Poli. Da questo punto di vista ci sono analogie tra i due tecnici e qualche maligno potrebbe ipotizzare che, in caso di stagione negativa per entrambi, potrebbe verificarsi uno scambio di panchine, con Montella a Milanello e Mihajlovic a Marassi per un ritorno clamoroso.
Stefano Sette
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