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MR BEE-MILAN, ci siamo. A gennaio possibile mercato top

Donato Bulfon

Ben 480 milioni da investire: Mr Bee farà sul serio. Una parte andranno a ripianare i debiti, un'altra per lo sviluppo in Oriente, il resto sul mercato

Tutti aspettano il fatidico closing, dal quale potrà dipendere il futuro del Milan. Ma entro fine mese tutto dovrebbe essere definito, con molto denaro cash in entrata nelle casse societarie rossonere. La bellezza di 480 milioni, che molti si chiedono che fine faranno e se saranno impiegati nel rafforzamento sul mercato già dal mese di gennaio.

Premesso che già a campagna acquisti estiva è stata abbastanza dispendiosa per le casse del Milan, guardando bene i conti, il saldo finale, dopo il calciomercato 2015-2016, è stato sì negativo, ma di poco: -2,53 milioni di euro tra impatto in entrata (52,15 milioni) e uscita (49,62). Numeri importanti, soprattutto in vista del Fair Play Finanziario, che la società dovrà rispettare qualora si qualificasse per le coppe europee ( Ecco il dettaglio del bilancio milanista).

Ma il super assegno di Mister Bee diventerà pegno di un mercato da vero Top Team. Parte di questa cifra, infatti, verrà usata per ripianare il debito con le banche (250 mln), parte per lo sviluppo dell'area commerciale in Asia, parte per il mercato. Se davvero una metà dei soldi restanti venissero impiegati per la campagna rafforzamenti, allora il futuro del Milan, almeno dal punto di vista della competitività, è al sicuro. Investire, infatti, oltre 100 milioni per il mercato, significa puntare su almeno tre top player per poter avvicinare le grandi squadre italiane che lottano per lo scudetto, e in questo modo puntellare ogni reparto della squadra.

Con questa cifra si potrà pensare a riprendere la corsa per Witsel, oltre che per un trequartista di ruolo e un difensore centrale che affianchi Romagnoli. Difficilmente i grandi acquisti arriveranno già a gennaio, ma l'entusiasmo di Mr Bee potrebbe anche far cambiare le cose. E il tifoso aspetta fiducioso. Con la scadenza del 30 settembre. Perchè dal primo ottobre le cose cambieranno e, si spera, in meglio.