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NAPOLI, Sarri: l’amico di Miha che piaceva al Milan

Maurizio Sarri, tecnico del Napoli
Domenica il Milan affronterà il Napoli di Sarri, tecnico apprezzato da Mihajlovic e in passato vicino al MIlan

Gianluca Raspatelli

Non è un mistero: Maurizio Sarri è stato molto vicino al Milan. Sarà stato per la predilezione per i giovani italiani, o forse perchè il 4-3-1-2 dell'Empoli ricordava in qualche modo il gioco del Milan dei primi anni di Ancelotti, o per la sua storia affascinante, ma il tecnico napoletano ha impressionato in modo indelebile il presidente Silvio Berlusconi. Eppure, dopo i contatti avviati tra il club di Via Aldo Rossi e l'Empoli per discutere del passaggio di Sarri al Milan, all'improvviso tutto si è raffreddato. Molti sostengono che il motivo della scelta di Sinisa Mihajlovic, piuttosto che dell'ex allenatore dell'Empoli, abbia motivazioni più politiche che tecniche. Infatti pare che a Berlusconi non siano piaciuto alcune prese di posizione  di Sarri in ambito politico. E alla fine lui, che sembrava vicino al Milan, è andato al Napoli, mentre Mihajlovic, già contattato da De Laurentis, è arrivato a Milanello.

Sarri, nato a Napoli ma di famiglia toscana, ha una storia davvero lontana dallo stereotipo del calciatore che appena appese le scarpette al chiodo si ritrova su una panchina di Serie A. Infatti, dopo esser stato un calciato di mediocre levatura, ha continuato ad allenare da non professionista. Le sue giornate lo vedevano impiegato in banca la mattina, e sul campo da gioco al pomeriggio. Nel 2002 la coraggiosa scelta di lasciare il posto fisso in banca, per inseguire il sogno di essere un Mister professionista. Famosa la sua frase: "Ho scelto come unico mestiere quello che avrei fatto gratis".

Dopo tanta gavetta in giro per l'Italia, ecco l'ingaggio che gli cambierà la carriera: nel giugno del 2012 firma con l'Empoli in Serie B. L'inizio del campionato è molto duro, e l'Empoli di Sarri si ritrova agli ultimi posti in classifica. Proprio nella difficoltà si è visto di che pasta è fatto l'attuale tecnico del Napoli. In piena crisi, abbandona il suo modulo prediletto, il 4-2-3-1, e inizia a cercare nuovi equilibri. Tra i moduli provati anche un 3-5-2, lontano dalla sua idea di calcio. Alla fine scopre il 4-3-1-2, modulo con cui porterà il club toscano in Serie A. Infatti l'Empoli inizia a fare risultato ovunque, e a mostrare un calcio fantastico. Nella stagione 2012-2013 arriverà ad un soffio dalla promozione, perdendo al play-off col Livorno. Invece nella stagione 2013-2014 arriva secondo: è promozione diretta. Al primo anno in Serie A arriva 15esimo, salvandosi e stupendo l'Italia intera per il calcio spumeggiante proposto.

Quest'estate ecco la chiamata del Napoli, dopo l'esonero di un big come Benitez. Ancora una volta la partenza è lenta, e ancora una volta Sarri si dimostra legato al concetto di bel gioco, ma aperto a cambiare a seconda della squadra. Infatti il Napoli passa al 4-3-3, vedendo l'esplosione di Insigne e il rilancio di Higuain. Proprio il 4-3-1-2 e il 4-3-3 sono i due moduli prediletti da Sinisa Mihajlovic, vero estimatore di Sarri. L'anno scorso il serbo andò anche a trovare a Empoli il suo collega, per osservare da vicino i suoi allenamenti. Domenica i due si scontreranno con i club che più credevano in loro: al campo il verdetto.

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