Per la rubrica, ampiamente dedicata ai supporter rossoneri, “Parola al tifoso”, oggi pubblichiamo la lettera di Mario Guagliardi, appartenente al gruppo facebook ‘Clan Rossonero‘:
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PAROLA AL TIFOSO – Galliani e il mercato: 80 mln per rimanere nell’anonimato
Come spendere quasi 100 milioni sul mercato e rimanere nell’anonimato della mediocrità? Come spendere quasi 100 milioni sul mercato e giocare il derby (e tutto il campionato) con un centrocampo formato da giocatori di Lega Pro come Kucka, Poli e Honda? E Dove a salvarsi sono solo Bonaventura, De Jong, (forse) Montolivo e Bertolacci? Come spendere quasi 100 milioni e non prendere quello che davvero serve a questo Milan, cioè un regista di centrocampo?
Chiedete a colui che si spaccia e millanta di essere l’Imperatore del mercato, ossia il Nostro Adriano Galliani. Fino allo scorso anno c’era la scusa che c’erano pochi soldi a disposizione e quindi Galliani era costretto a fare cattivi acquisti. Quest’anno che i soldi ci sono stati, Galliani ha dimostrato come sia un emerito incapace sperperando denaro e affidandosi ai soliti amici (Preziosi e Raiola su tutti), e come sia vitale per il Milan avere un DS che capisce quali siano i calciatori da prendere e quali no, che conoscono giocatori forti e sconosciuti (e su questo fino a quando hanno potuto, Braida e Leonardo hanno sempre fatto un grande lavoro. Basta citare Shevchenko - che Galliani nemmeno voleva -, Kakà, Thiago Silva, Pato o, tornando indietro nel tempo, a Rijkaard e Van Basten, portati da Braida, con Berlusconi e Galliani che volevano Ian Rush e Borghi). Galliani solo una cosa sa fare: trattare sul prezzo i giocatori scoperti dai suoi DS ma, da quando è rimasto solo (per sua volontà perché ha fatto il vuoto), nemmeno quello più sa fare (soprattutto quest’anno). E pensare che a maggio Berlusconi e Galliani parlavano di grande mercato, grandi giocatori che sarebbero arrivati al Milan, di Ancelotti come allenatore e di Ibrahimovic che sarebbe tornato (e su questo ci hanno tirato tutta l’estate), di Nelio Lucas come consulente sul mercato (poi sparito), che Mister Bee avrebbe messo ulteriori soldi per il mercato (a proposito...che fine ha fatto?).
Insomma, si pensava davvero che forse quest’estate si sarebbe costruito un grande Milan, salvo poi svegliarsi e capire che erano le ennesime prese in giro fatteci dalla nostra proprietà. E nel mese di giugno ci eravamo davvero illusi di vedere un grande mercato, con Galliani che, grazie all’ausilio di Nelio Lucas, chiudeva per Jackson Martinez (con tanto di annuncio ufficiale su Milan Channel) e Kondogbia. Purtroppo, queste trattative sono naufragate miseramente con tanto di figuraccia fatta. Per quale motivo? Sinceramente non si sa, la versione ufficiale data da ambienti vicino a Galliani è che Lucas le ha fatte saltare chiedendo molti soldi per le sue commissioni, e quindi Lucas è stato allontanato dal mercato, per lasciare di nuovo libero Galliani di agire sul mercato. Ma siamo sicuri che sia davvero andata così? Che sia stato davvero Lucas a far saltare le trattative, e che invece il far saltare le trattative non sia stata una mossa di Galliani pur di liberarsi della consulenza di Nelio Lucas, e tornare ad agire da solo affidandosi ai suoi amici? Sono solo supposizioni ma, conoscendo Galliani, il suo ego e quello del suo padrone, il suo volere essere superiore a tutti e prendersi i meriti da solo, dubito che avrebbe condiviso volentieri i meriti con Lucas per gli acquisti di Martinez e Kondogbia. Sono supposizioni, ma a pensare male a volte ci si azzecca.
E quindi Galliani, tornato ad operare da solo sul mercato, spende quasi 100 milioni (circa 86) ma in modo molto discutibile. Degli acquisti fatti per il rapporto qualità/prezzo sono accettabili solo Bacca (preso pagando la clausola di 30 milioni al Siviglia) e Romagnoli (ottimo prospetto di 20 anni, pagato 25 milioni che, se cresciuto bene, può diventare un ottimo centrale difensivo. Basta vedere il Chelsea che è disposto a pagare 60 milioni per il giovane difensore Stones). Per il resto degli acquisti, il rapporto qualità/prezzo è imbarazzante: Bertolacci pagato 20 milioni (buon giocatore sicuramente ma quei soldi non li vale, ed il suo acquisto più che acquisto sembra un modo per rimediare alla figuraccia fatta per Kondogbia una settimana prima), Luiz Adriano pagato 8 milioni (discreto attaccante, ma è assurdo pagare 8 milioni per avere un giocatore che a dicembre sarebbe andato in scadenza, e che aveva già firmato il contratto per giocare con il Milan da gennaio in poi). Per Kucka e Balotelli inutile parlare. Kucka è stato preso a 3 milioni quando stava per firmare con il Bursaspor, è stato bloccato da una telefonata di Preziosi a Galliani il quale gli ha offerto il giocatore (a proposito, una statistica dice che il Milan negli ultimi 5/6 anni ha speso 65 milioni solo per acquistare giocatori dal Genoa, giusto per dire come vengono spesi i soldi al Milan). E Balotelli, visto che nessuno lo voleva ed Ibra è saltato (sempre se una trattativa con lo svedese ci sia mai stata), Galliani ha pensato bene di fare un favore al suo amico Raiola e prenderlo in prestito (come sia diviso l’ingaggio non si sa, qui dicono che se lo dividono Liverpool e Milan, in Inghilterra dicono che il 70% dell’ingaggio lo paghiamo noi).
Inutile, poi, commentare la trattativa Witsel. Avviata solo nelle ultime ore di mercato con tanto di prese in giro fatteci dai dirigenti dello Zenit a mezzo stampa accusandoci di contattare i giocatori e non i club, una delle tante figuracce fatte dal Milan negli ultimi anni. Io credo, come altri tifosi, che se al posto di Galliani ci fosse stato un DS serio e competente, che anteponeva il bene del Milan ai suoi interessi, sicuramente avremmo avuto una squadra più completa, e quegli 86 milioni sarebbero stati spesi in modo nettamente migliore. Per non parlare delle cessioni e delle svendite fatte su alcuni giocatori (Rami e Saponara su tutti). Quasi sempre chi spende 86 milioni fa squadre da scudetto, invece noi, nonostante i tanti soldi spesi, ci ritroviamo con una squadra mediocre ed incompleta, e solo il duro lavoro di Mihajlovic (finalmente dopo 6 anni abbiamo un allenatore come si deve e non un manichino che non si fa rispettare dai propri giocatori) può sopperire a queste mancanze. Ancora oggi ci chiediamo perché Berlusconi mantiene al suo posto Galliani nonostante i numerosi errori che fa.
Ora domenica ci sarà il derby contro un Inter che sicuramente ha una squadra più completa della nostra, ma sarà il campo a parlare. Il derby non si gioca, si vince e basta. Ed è da tanto che non lo vinciamo. Certo, c’è quello vinto con Seedorf lo scorso anno e che io ho goduto quando l’abbiam vinto, al contrario di qualcuno della nostra società e di qualche fenomeno da tastiera che, invece di festeggiare per il derby vinto, sembrava quasi dispiaciuto per averlo vinto dopo 3 anni. Speriamo di festeggiare domenica sera e soprattutto di fare, dopo 3 anni, un campionato da Milan anche se sarà difficile...FORZA MILAN!!
Mario Guagliardi
Presidente e Admin Clan Rossonero
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