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Marco Amelia ha rilasciato a Libero un'interessante intervista (clicca per leggere la prima parte), in cui si è soffermato su diversi momenti della sua avventura al Milan. Amelia ricorda la sua storia da Rossonero: "Sono stato al Milan dal 2010 al 2014. Mi chiama Galliani. Le cose per me non vanno bene dall'inizio, quando devo sperare in un infortunio di Abbiati per giocare. Poi per un periodo sono anche titolare, ma poi Allegri mi esclude senza motivo. Con lui non c'è dialogo. Voglio essere ceduto ma Galliani mi chiede di restare".
A convincerlo a restare è Clarence Seedorf: "Quando sto per partire, mi chiama Seedorf. Mi dice che è il nuovo allenatore del Milan e mi chiede di restare. Non ci penso due volte. Clarence per me è uno dei più grandi di sempre, un maestro".
Ma poi Seedorf viene esonerato: "Un errore grave. Con Seedorf il Milan aveva regole e disciplina. Lo hanno fatto passare per "grottesco", il mister che voleva allenarsi al pomeriggio per non svegliarsi la mattina. Ma la verità è un'altra: voleva togliere certe comodità alla squadra. Se ti alleni al mattino poi hai tutto il giorno libero...".
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