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RASSEGNA MILAN – Ecco chi sta con Mihajlovic

Redazione

Ecco i nomi dei quattro fedelissimi di Sinisa Mihajlovic. Secondo la Gazzetta dello Sport, i punti certi sono: Romagnoli, Bonaventura, Montolivo e Bacca

Anche il Milan ha i quattro moschettieri. I quattro intoccabili di Sinisa Mihajlovic che per l'allenatore rossonero darebbero tutto. Secondo la Gazzetta dello Sport in edicola oggi questi quattro giocatori sono: Romagnoli, Bonaventura, Montolivo e Bacca.

ROMAGNOLI: Mihajlovic lo ha voluto a tutti i costi, è uno dei giocatori più vicini al tecnico serbo. Arruolato dopo la comune esperienza alla Sampdoria, è l'intoccabile della difesa. Tutti gli altri centrali ruotano attorno a lui e Mihajlovic gli ha già perdonato diverse imprudenze.

BONAVENTURA: è la più solida delle certezze. E' un guerriero affidabile. Lo è stato per Inzaghi e lo è anche per Mihajlovic. Per minuti giocati, è il più utilizzato dei giocatori di movimento e la sua media voto certifica lo status di inamovibile: 6,19 (solo Balotelli ha una media superiore. Ma con meno partite giocate). Domani potrebbe essere arretrato a centrocampo per lasciare posto a Honda in attacco.

MONTOLIVO: con Mihajlovic ha un legame fortissimo, fin dai tempi della Fiorentina, in cui il serbo lo difese a spada tratta contro l'ira della società e dei tifosi. E' il capitano della squadra e ora guida i compagni in difesa dell'allenatore.

BACCA: ha giocato meno di Luiz Adriano (eventuale alternativa per l'attacco di domani, qualora il colombiano - che ha svolto sedute personalizzate - non dovesse farcela) ma ha segnato tre gol in più. Riaverlo titolare dopo il viaggio intercontinentale e la conseguente panchina di Torino sarebbe per Mihajlovic di sicuro confort.

Questi sono i suoi quattro fedelissimi. Con il Sassuolo proverà ad estendere la colonia, concedendo fiducia magari a Honda e De Jong. Dalle seconde linee Mihajlovic deve pescare qualche altra colonna, ma non sarà facile. Anche contro l'Inter baby nel Trofeo Berlusconi non hanno infatti sfruttato l'occasione: da Josè Mauri a Nocerino, da Suso a Mexes, il vero sconfitto di serata.