archivio2015

RASSEGNA MILAN – Ecco l’alfabeto dei problemi del Diavolo

Alessio Romagnoli Milan
Lettera per lettera, uno per uno, 'La Gazzetta dello Sport' ha sintetizzato i problemi evidenziati dal Milan in questo avvio di campionato

Daniele Triolo

Alberto Cerruti, editorialista de 'La Gazzetta dello Sport', in un suo articolo in edicola stamattina, ha sintetizzato, lettera per lettera dell'alfabeto, tutti i problemi che stanno affliggendo il Milan in questo avvio di campionato:

A come Arcore, dove Berlusconi, in attesa dei soldi di Bee Taechaubol, ha deciso tutto, dai rinnovi a De Jong e Mexés, al ritorno di Boateng a Milanello;

B come Balotelli, ex “mela marcia” che ha promesso una nuova maturità, e che si è fermato sul più bello per un infortunio;

C come Cerci, la punta strappata all'Inter che doveva servire ad Inzaghi, e sempre in panchina con Mihajlović;

D come De Sciglio, l'erede di Tassotti e Maldini, simbolo delle promesse non mantenute dalla squadra;

E come Ely, 21enne difensore brasiliano sul quale (per ora) ha puntato invano Mihajlović;

F come Fiorentina, la prima squadra ad aver battuto il Milan in campionato, facendo svanire l'ottimismo estivo;

G come Galliani, che dà sempre il massimo ma in cambio sta ricevendo il minimo, dalla 'Curva' e dai suoi acquisti;

H come Honda, deludente prima in campo, e poi fuori, per le sue accuse al club, in giapponese, che potrebbero costargli la cessione;

I come Inzaghi, uno dei due ex tecnici pagati dal Milan (l'altro è Seedorf) che indirettamente raffredda l'eventuale ipotesi di sostituzione di Mihajlović;

K come Kucka, ultimo arrivato sul pianeta Milan, un'aggiunta di quantità più che di qualità;

L come Luiz Adriano, la “spalla” di Bacca che si muove tanto ma segna poco: solo un gol contro l'Empoli;

M come Mihajlović, l'allenatore più presente ad Arcore, il duro che non è ancora riuscito ad indurire la squadra;

N come Napoli, l'ultima spina per i rossoneri, contro i quali non avevano mai stravinto con quattro reti di scarto;

O come ogni partita giocata in cui il Milan ha preso gol, anche quando ha vinto: 13 in 7 giornate, soltanto il Carpi (16) ne ha incassati di più;

P come pareggi, sconosciuti per il Milan che vince (3) o perde (4). Un pareggio in più, per esempio nel derby, avrebbe limitato i danni;

Q come quattro-quattro-due, o quattro-tre-tre, i moduli alternativi per rendere più compatta la squadra. Anche se la differenza la fanno i giocatori e non i moduli;

R come Romagnoli (nella foto, n.d.r.), il difensore fortemente voluto da Mihajlović. Una delle più grosse delusioni, ma non è tutta colpa sua, visto che al suo fianco non ha Baresi;

S come stadio di proprietà, del quale non si parla più. Il progetto di Barbara Berlusconi accantonato, come il sogno Scudetto;

T come tridente, ma non del giudizio, perché schierare insieme Luiz Adriano, Bacca e Balotelli sarebbe un ulteriore suicidio tattico;

U come undicesimo, l'attuale piazzamento del Milan, che non può consolarsi né con il primato della colonna di destra della classifica, né con il + 1 sulla Juventus;

V come Ventura, il prossimo sottovalutato maestro di calcio, dopo Sarri, sulla strada dei rossoneri. La trasferta sul campo del Toro è già stata fatale a Terim nel 2001, altro straniero. Ed allora meglio toccare ferro, perché 14 anni dopo, Ancelotti non tornerebbe;

Z come Zapata, il difensore che Mihajlović ha fin qui cercato invano di rilanciare, con o senza Romagnoli al fianco. Punto debole più che punto di forza.

tutte le notizie di