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RASSEGNA MILAN – Honda all’attacco: “La colpa non è dei giocatori, ma della società”

Edoardo Lavezzari

Duro sfogo dei Keisuke Honda nei confronti di società e staff tecnico al termine di Milan-Napoli. Il giapponese invoca un cambio radicale

Nel pesante 0-4 subito domenica dal Milan contro il Napoli, Keisuke Honda non era in campo, eppure in questo difficile inizio di stagione il giapponese ha giocato parecchio ed è stato uno dei giocatori più criticati, spesso a ragione vista la serie di prestazioni negative che lo hanno visto protagonista. Eppure il numero 10 rossonero, al termine della partita, in una lunga intervista concessa alla stampa giapponese si è tolto più di un sassolino dalla scarpa: "I problemi del Milan sono molto chiari, anche perché sono sempre gli stessi. Se non impariamo nulla da questa sconfitta, vuole dire che siamo molto lontani dalla ricostruzione del club. A giudicare dagli ultimi anni penso sia chiaro che non si possa far ripartire questo club se non investendo tanto denaro come fanno al Psg o al City. O fai così, oppure occorre riesaminare la struttura della società. Dirigenza, allenatore e tifosi devono rendersi conto della situazione”.

E ancora: "Non capisco, non ha senso dare la colpa ai giocatori. Negli ultimi anni il Milan ha mandato in campo tanti uomini e quest’anno ha speso cento milioni, ci sono tanti nazionali, eppure come mai non riescono a rendere quando arrivano al Milan? Per cambiare questo club occorre cambiare totalmente i criteri di valutazione da parte di tutti: dirigenza, tecnico, tifosi e media. In caso contrario ci vorrebbero almeno 5-10 anni. So che riceverò critiche per queste parole, ma sono importanti per il futuro del club”.

Parole queste, riportate in italiano da "La Gazzetta dello Sport" di oggi, che non lasciano posto a molti dubbi, Honda vuole giocare, ma soprattutto si aspetta un grande cambiamento da parte dello staff tecnico e soprattutto da quello societario