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Il sogno di Silvio Berlusconi si sta pian piano realizzando. Il Milan sta diventando sempre più tinto d'azzurro, con un la maggior parte della squadra composta da italiani. 'I tre stranieri intoccabili - scrive Repubblica - sono di alto livello internazionale: l’elegante portiere Diego Lopez, De Jong in versione incontrista, il centravanti velocista Bacca. Ma gli altri 8 sarebbero, appunto, tutti italiani (con Abbiati, Abate, Poli, Nocerino e Cerci in panchina)'
L'Ital-Milan parte dalle fondamenta, con un quartetto difensivo composto da Calabria-De Sciglio-Romagnoli- Antonelli, si legge su Repubblica, che schiera De Sciglio centrale (ci sarebbe anche l'italo-brasiliano Rodrigo Ely a dir la verità, ndr). Poi a centrocampo: il regista Montolivo, Bonaventura e Bertolacci, intercambiabili da interno sinistro e trequartista. Davanti invece lui, il non più incorreggibile Mario, almeno a sentire il mentore Raiola: «Le cose più importanti sono l’eccellente comportamento e l’atteggiamento: lo sta facendo per se stesso».
La Repubblica sottolinea il cambiamento di Balotelli degli ultimi tempi, anche se permane un dubbio: provocato o provocatore? Certamente nel finale di partita l'Udinese ha fatto di tutto per fargli perdere la pazienza e farlo espellere (era già ammonito), ma lo stesso Balotelli non ha fatto nulla per evitare alcune provocazioni: "Gli avversari prendono il giallo o le mie gambe, la palla non la vedono proprio". Probabilmente la versione più corretta per valutare Mario in questo periodo la dà Montolivo: "Aspettiamo Natale e vediamo". Se è cambiato, si vedrà con continuità.
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