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Come riporta stamattina 'La Gazzetta dello Sport', sembra sia passato un anno invano. Il Milan di Sinisa Mihajlovic, a conti fatti, vanta cifre simili a quello allenato, la scorsa stagione, da Filippo Inzaghi. Dopo 16 giornate, stesso piazzamento (7° posto), stessi punti (25), ed addirittura una peggior differenza reti (25 gol fatti e 18 subiti nel 2014, 20 – 19 quest'anno).
La differenza sostanziale sta nel fatto che, per Mihajlovic, la società ha speso quasi 90 milioni sul mercato: Inzaghi, sottolinea la rosea in edicola, avrebbe forse pagato di tasca sua per poter contare su due bomber come Carlos Bacca e Luiz Adriano i quali, contro il Verona, sono stati tatticamente abbandonati al loro destino. I due Milan si assomigliano anche per il tipo di gioco proposto, con la ricerca spasmodica del contropiede anche se, va detto, Inzaghi aveva meno alternativa: con Ménez falso nueve, Honda a destra e Bonaventura sul versante opposto, a volte, la strategia funzionava, ma, in linea generale, il tecnico piacentino non ha mai trovato la via per uscire dalla crisi.
Mihajlovic, al contrario, ha avuto tutto ciò che voleva: il difensore richiesto sul mercato (Romagnoli), il centrocampista desiderato (Bertolacci), ha completato il reparto d'attacco (con Bacca ed Adriano, il rientro di Niang e Balotelli). Eppure, questi acquisti non hanno prodotto il salto di qualità. Ecco perché Berlusconi si è detto deluso anche dall'allenatore, incapace di farli rendere come dovrebbero, e come potrebbero: il Presidente, conclude l'articolo sulla 'Gazzetta dello Sport', vorrebbe la Champions, ma ha capito di dover adeguare i propri sogni alla realtà. E medita l'allontanamento di Mihajlovic se la situazione dovesse precipitare: pronto Cristian Brocchi.
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