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RASSEGNA MILAN – Mihajlović: “Con Berlusconi tutto ok. Meno ansia, più furbizia”

Sinisa Mihajlovic Milan
Amaro commento di Siniša Mihajlović nel postpartita: “Abbiamo smesso di giocare dopo il gol, problema di personalità”

Daniele Triolo

Gioco lento, macchinoso, orizzontale, con il tridente del nuovo 4-3-3 che andava inevitabilmente a schiacciarsi contro la difesa granata”. Secondo Marco Pasotto, giornalista de 'La Gazzetta dello Sport' inviato a Torino per seguire la prestazione del Milan contro la squadra di Giampiero Ventura, per quel cambio radicale nel gioco e nell'atteggiamento in campo del Milan voluto dal Presidente Silvio Berlusconi, si dovrà ancora aspettare. Intanto, ha sottolineato l'editorialista della 'rosea', “il primo pareggio del Milan in campionato servirà a Mihajlović per non esaurire l'aria nelle bombole, e continuare a lavorare senza temperature eccessive su tattica e testa”. La squadra a Milanello lavora bene, poi, in campo, non riesce ad esprimere quanto prova durante la settimana. L'allenatore serbo ha provato, nel postpartita, a dare, ed a darsi, una spiegazione: “Abbiamo fatto un'ottima gara, ma dopo aver fatto gol abbiamo smesso di giocare – ha sentenziato Mihajlović -; abbiamo perso serenità. In realtà, abbiamo rischiato poco e niente, ma quando ci tirano in porta ci fanno gol. Il calo dopo il vantaggio è un problema di personalità, di ansia. Dobbiamo gestire meglio ed essere più furbi. Comunque, abbiamo difeso bene: pensavo di non subire gol, ma evidentemente ci gira così. Berlusconi? Non c'è alcun problema con lui, è un intenditore di calcio e ci confrontiamo. Io sono pagato per fare le scelte, e mi assumo le mie responsabilità – ha sottolineato Mihajlović -. Finora non abbiamo avuto nessuno screzio. Le qualità ci sono, ne usciremo”.

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