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Come scrive il Corriere della Sera, è troppo bello il Milan del primo tempo ed è troppo brutto quello del secondo per credere che sia la stessa squadra. Infatti nel primo tempo sembra tutto facile. Il gol dopo appena 5 minuti di Mario Balotelli, il giocatore più atteso, alleggerisce l'animo a tutti, e per 45' tutto sembra riuscire nel più semplice dei modi. Dal lancio di Montolivo, al gol di Bonaventura al gran colpo di testa di Zapata, tutto fa sembra che l'epilogo sia una goleada. L'Udinese del primo tempo è una squadra svuotata, che assiste attonita al monologo dei Rossoneri.
Il secondo tempo si apre con l'ingresso di Duvan Zapata, che guiderà la parziale rimonta dei Bianconeri. Il Milan all'improvviso appare molle e impaurito. Il cambio di Calabria per Alex manda totalmente in tilt la difesa milanista, tanto che l'Udinese nei minuti successivi alla sostituzione di Mihajlovic segna due reti.
Alla fine il risultato di 3 a 2 regala i tre punti al Milan, ma non si può promuovere la squadra del secondo tempo. Un'involuzione inspiegabile, se non con una semplice ammissione: questa volta, il primo ad essersi illuso, è stato proprio Mihajlovic. Infatti la carenza di agonismo e di ordine del secondo tempo è figlia di un rilassamento che il tecnico serbo avrebbe dovuto impedire, soprattutto dopo le sue parole sulla "gestione delle partite".
Non resta che ripartire dai bellissimi primi 45' e dai tre punti, e per come si era messo il secondo tempo non è mica poco.
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