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Per M'baye Niang, il tempo sembrava essersi fermato il 12 marzo 2013, contro quel palo preso al 'Camp Nou' di Barcellona: un palo che frenò le ambizioni del Milan di proseguire in Champions League e che, a conti fatti, ha 'frenato' la crescita del ragazzo. Da quella partita, ha ricordato questa mattina 'La Gazzetta dello Sport', Niang non aveva più giocato punta centrale dal 1', e, ieri sera, finalmente, ha potuto mettere in pratica quanto insegnatogli da Gian Piero Gasperini nel corso della sua esperienza in prestito con il Genoa nella scorsa stagione.
Niang, che era andato in rossoblu grezzo ed è tornato al Milan da giocatore vero, è tornato da Genova maturo e pronto per giocarsi le sue carte in rossonero: è riuscito a cancellare in una serata tutte le incertezze che aleggiavano su di lui. Galliani ha rivelato di come Enrico Preziosi, in estate, avrebbe fatto carte false pur di trattenerlo in Liguria, e di come la sua unica bravura sia stata quella di resistere, ringraziando comunque il Genoa di aver contribuito in maniera sostanziale alla maturazione del giocatore.
Ieri sera, contro la malcapitata Sampdoria, ha messo a segno le prime due reti in Serie A con la maglia del Milan (ne aveva già segnata una, nel 2012, alla Reggina in Coppa Italia): prima giocava in fascia, vedeva poco la porta, e faceva parlare di sé per essere, ha scritto la rosea, “un cavallo pazzo”. A 'San Siro', il pubblico meneghino ha invece potuto ammirare un Niang devastante, con due gol, un assist per Giacomo Bonaventura, un colpo di tacco disinnescato da Emiliano Viviano che avrebbe fatto venir giù lo stadio, oltre a recuperi in copertura, triangoli stretti con Carlos Bacca ed i compagni, tante occasioni da rete.
Una furia. “Sono contento, aspettavo questo momento da tanto, è la serata più bella da quando sono al Milan”, ha dichiarato a fine gara Niang, che ha dichiarato di trovarsi più a suo agio in questa posizione, nel suo ruolo naturale di centravanti. Negli spogliatoi, ad attenderlo, ha trovato Antonio Cassano, che gli ha fatto i complimenti, e, su 'Instagram', anche Mario Balotelli ha voluto rendergli omaggio dopo la grande prestazione con un eloquente “Ma quanto sei forte, fratè?”.
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