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Come scrive La Gazzetta dello Sport, chiamasi "balocentrismo" quel fenomeno per il quale chiunque giochi affianco a Mario Balotelli finirà il match nell'anonimato e toccando pochissimi palloni, come accaduto nel 2013 a Stephan El Shaarawy, e ieri sera a Carlos Bacca. Ma insomma, se Balotelli è quello di ieri sera è naturale che i palloni dei compagni vadano a cercare lui.
Contro l'Udinese è proprio Supermario a far ammonire quattro giocatori friulani: Piris, Iturra, Wague e Fernandes. Questo la dice lunga sulla sua capacità di proteggere la palla. Troppo spesso però si perde in giocate complicate, che causano l'unico gesto di rilassata irritazione verso di lui di Sinisa Mihajlovic. L'incredibile dote di protezione palle, però, lo spinge a schiacciarsi sempre troppo sui centrocampisti. E' proprio questo il motivo per il quale o Mario si gira e inventa una giocata o Bacca lì davanti risulta sempre troppo isolato.
La coppia costituita da Bacca e Luiz Adriano, che ieri si sono dati il campo affianco a Mario, funzionava perchè i due si interscambiavano senza dare punti di riferimento ai difensori. Quando i centrocampisti sono in difficoltà, questi due preferiscono dare la profondità per allungare la squadra avversaria, Balotelli invece viene sempre e solo incontro. Poi quando è ispirato come ieri sera, i palloni vengono giustamente passati a lui. Però sul tandem col suo compagno di reparto c'è tanto da lavorare.
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