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Ci sono giocatori che hanno fatto la storia del calcio e altri che è impossibile dimenticare. Beh, Dejan Savicevic rientra in entrambe le categorie. E oggi 'il genio', come amavano chiamarlo i tifosi rossoneri, ricopre il ruolo di presidente della Federazione del Montenegro. Ma non per questo ha smesso di tifare il Milan, squadra con cui ha vinto tre scudetti, tre Supercoppe italiane, una Coppa Europea e una Champions League (1993/1994). La Gazzetta dello Sport, in edicola questa mattina, lo ha intervistato chiedendo un parere sull'attuale situazione dei rossoneri e su Sinisa Mihajlovic: "Siamo stati insieme alla Stella Rossa e in nazionale, non mi aspettavo che poi potesse diventare allenatore. È più giovane di me, non lo avrei visto seduto in panchina, poi però ha cominciato presto a interessarsi, a ottenere licenze e patentini . Il lavoro con Mancini lo ha di certo aiutato, oggi dico che potrà diventare grande come gli allenatori che ha avuto, da Boskov a Eriksson. Ha già cambiato la squadra, il Milan con lui lotta di più rispetto all’anno scorso, è più vivace. Vero, a Genova hanno subito e gli altri erano più carichi, ma una giornata così ci sta. La cosa positiva è che Sinisa sarà la garanzia che ciò non risucceda, non permetterà che si ripeta. Per vincere devi lottare e nonostante le tante occasioni avute, a Genova il Milan ha sbagliato l’atteggiamento. Sinisa non è cattivo, è un duro che vuol tenere sotto mano il gruppo, che con lui è spinto a dare il massimo".
Sulla lotta scudetto: "Ho guardato un po’ di partite, mi dispiace perché il Milan avrebbe potuto avere qualche punto in più. La Fiorentina non ha fatto scappare l’Inter, dunque la testa della classifica è ancora vicina. Sinceramente non credo che questa squadra (il Milan, ndr) possa vincere lo scudetto, tra le prime sì, ma prima di tutti no. Ci sono Inter, Roma e Fiorentina che sono partite forti, la Juve che rientrerà, il Napoli. Il Milan potrà lottare per avvicinarsi alla vetta. A fine gennaio poi certi giudizi saranno ancora più chiari".
Sui consigli per la trequarti: "Bonaventura può giocare in quel ruolo, corre tanto, ha un buon tiro e calcia le punizioni. Honda deve invece sentirsi più coinvolto, l’anno scorso era partito benissimo. Ma il giocatore che in questo inizio di stagione mi ha più colpito è Kucka".
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