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RASSEGNA MILAN – Si torna a correre grazie alla stella Niang

M'baye Niang, attaccante del Milan, Getty Images
Due gol, un assist e tanti lampi del francese Niang che illumina il Milan: Samp maltrattata anche da Bonaventura e Luiz Adriano

Daniele Triolo

Secondo il 'Corriere della Sera' stamattina in edicola, la lunga sfida di Sinisa Mihajlovic, che da qui a Natale vuole 4 vittorie, è iniziata nel migliore dei modi. La prima vittoria è in cassaforte, nel segno di M'baye Niang, 21enne talento purissimo suggerito al Milan da Oscar Damiani e diventato grande dopo sei mesi di 'apprendistato' al Genoa.

La stella di Niang, ieri sera, ha illuminato San Siro, con un assist per l'1-0 di Bonaventura, due gol e tanti lampi di classe. “Il Milan passeggia sui resti della Sampdoria, dominando in lungo ed in largo sul piano del ritmo, della corsa e dell'organizzazione”, ha scritto il CorSera, sottolineando come la vittoria di ieri sera valga triplo perché rappresenta una specie di ripartenza dopo il passo falso di Torino contro la Juventus.

“Il Diavolo per una notte è quinto, in piena zona europea e può sfruttare il calendario: domenica il Carpi in trasferta, e poi Verona e Frosinone”, si legge nel pezzo del CorSera, che ha evidenziato come, adesso, Sinisa Mihajlovic possa gonfiare il petto, dopo essersi preso la rivincita contro Montella il quale, prima del suo avvento sulla panchina rossonera, rappresentava un'alternativa per Galliani. E non è detto che non lo sia anche al termine di questa stagione.

Secondo il 'Corriere della Sera', la pochezza dimostrata dalla Sampdoria vista a San Siro ha di certo facilitato il compito del Milan, il quale, però, si è calato in fretta in partita, indossando il nuovo abito, il 4-4-2, in cui Cerci e Bonaventura hanno bene interpretato entrambe le fasi. “Il migliore è l'imprendibile Niang, ma l'orchestra rossonera suona una musica piacevole – si legge -. La migliore partita a San Siro, una specie di tiro al bersaglio lungo 90 minuti. Mihajlovic ritrova il Milan e pregusta un dicembre ricco di soddisfazioni. Montella, invece, forse già si chiede chi glielo ha fatto fare”.

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