Alessio Romagnoli, giovane difensore del Milan, ha rilasciato delle dichiarazioni in esclusiva ai microfoni di 'Milan Channel'. Queste le sue parole:
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ROMAGNOLI a MC: “Siamo pronti per la Juventus”
“Per diventare la squadra che pensiamo dobbiamo vincere più partite possibile, allungando la striscia positiva di risultati cercando di vincere anche sabato contro la Juventus. Arrivare al Milan a 20 anni con questa cifra è un bel masso da portarsi dietro, piano piano mi sono ambientato e sto cercando di dare sempre il massimo. Abbiamo poco tempo per preparare bene questa gara, molti erano in Nazionale, questa è una partita che parla da sé, saremo pronti – ha sottolineato Romagnoli -. Tutti ci siamo aiutati, l’inizio del Campionato è stato duro, è un progetto nuovo e sapevamo che era necessario del tempo. Abbiamo lavorato giorno per giorno, con costanza negli allenamenti e ora i risultati stanno arrivando. Il mister ci chiede di dare il massimo ogni giorno. Mi trovo molto bene qui, mi sono trovato subito bene grazie ai miei compagni romani, Cerci e Bertolacci. Mi sono sentito subito parte del gruppo perché ho giocato subito in Coppa Italia e nel trofeo Tim. Anche il mister è stato molto importante perché mi ha voluto fortemente”.
“Mi fa piacere quando mi paragonano a Nesta, ma per diventare come lui la strada è ancora molta lunga, io devo pensare solo a crescere. La Juve ha tanti giocatori di qualità, ma io non temo nessuno, Morata e Dybala secondo me sono quelli più pericolosi. Vedo una partita da 50 e 50, dobbiamo imporre il nostro gioco e dare il massimo – ha proseguito Romagnoli -. La Juve è forte e darà il 100% già sabato, resta sicuramente una delle favorite per lo Scudetto. Noi vogliamo arrivare in Champions, il terzo posto è l’obiettivo. Fiorentina e Napoli giocano un grande calcio, hanno messo in difficoltà tutte le squadre e sono le squadre che mi hanno più impressionato. A Roma non mi sentivo parte del progetto, poi quando ti chiama una squadra come il Milan… Io sono in Under 21, la Nazionale è un sogno per ogni giocatore, però penso all’Under 21. Non ho ancora esordito in Nazionale maggiore, ma una speranza c’è sempre. A Milanello si percepisce che sei in una grandissima squadra, con una grande storia”.
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