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Domenica sera alle ore 20.45, il Milan inaugurerà il suo campionato di Serie A allo stadio 'Franchi' di Firenze, dove affronterà l'intrigante Fiorentina di Paulo Sousa e ricercherà una vittoria che, manca, nello stadio fiorentino in partite del girone d'andata, dalla stagione 1992-1993, quando il Milan di Fabio Capello e Marco Van Basten si impose il 4 ottobre 1992 con il pirotecnico risultato di 7-3 sui viola di Gabriel Omar Batisuta e Stefan Effenberg. All'epoca, Rodrigo Ely e Alessio Romagnoli non erano ancora nati: il brasiliano sarebbe venuto alla luce un anno dopo, il 3 novembre 1993, mentre, il difensore di Anzio, appena prelevato dalla Roma, addirittura soltanto nel 1995.
I due giovanissimi difensori centrali, intanto, dopo aver disputato un'ottima prestazione in Coppa Italia contro il Perugia, nel 2-0 che ha estromesso gli umbri dalla competizione nazionale, saranno riconfermati anche in Toscana nel cuore della retroguardia rossonera dal nuovo tecnico Siniša Mihajlović, che li ha entrambi fortemente voluti nel suo Milan. Ely era stato notato dall'allenatore serbo la scorsa stagione, disputata in Serie B con la maglia dell'Avellino ed è stato il primo rinforzo milanista in questa campagna acquisti estiva; discorso diverso per Alessio Romagnoli, che Mihajlović ha già allenato l'anno passato a Genova, nella fila della Sampdoria, e per il quale si è battuto, chiedendo un enorme sforzo al Presidente Silvio Berlusconi, quantificato in 25 milioni di euro.
Inizialmente, sembrava che Ely dovesse rappresentare la prima alternativa al titolare Romagnoli; adesso, però, l'infiammazione al ginocchio sinistro accusata da Philippe Mexés ha consentito al biondo centrale di ritagliarsi uno spazio importante nello starting eleven: un'opportunità che, sicuramente, farà di tutto per non fallire. La conferma della 'coppia verde' Ely-Romagnoli è un segnale importante da parte di Mihajlović che, dando continuità e fiducia ai due, dimostra di credere con i fatti, e non solo a parole, nei giovani di valore presenti nell'organico del Milan. Il serbo è uomo d'onore, che non guarda in faccia a nessuno, e né, tanto meno, è abituato a guardare il curriculum o la carta d'identità dei propri giocatori nel momento di decidere chi debba scendere sul terreno di gioco: con Mihajlović vede il campo chi merita, in allenamento, per costanza, impegno, grinta e disciplina.
Ecco perché, giocarsi un Fiorentina-Milan in trasferta come battesimo di fuoco per la Serie A 2015-2016 con Ely-Romagnoli al centro della difesa rappresenta una bella inversione di tendenza rispetto al passato. Con buona pace di Alex e Gabriel Paletta, validi elementi un po' avanti con l'età e spesso tendenti a ricadere in qualche acciacco fisico di troppo. Non va dimenticato anche come Mihajlović, in questa stagione, stia anche puntando sul 19enne Davide Calabria, promosso a pieni voti dalla Primavera, e stia tenendo d'occhio anche i ragazzi come Alessandro Mastalli o Davide Di Molfetta, che quest'anno si faranno le ossa lontano dalla casa madre. Al Milan sembra iniziato davvero un nuovo corso verde: intanto, domenica ad Ely e Romagnoli toccherà neutralizzare il viola, quello degli avversari fiorentini.
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