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SERIE A – Il punto dopo la sesta giornata: Milan, che occasione persa…

Siniša Mihajlovic Milan
Una grande occasione persa, sia per accorciare in classifica sull’Inter capolista, sia per dimostrare di essere una squadra in crescita. La sconfitta di Marassi lascia in casa Milan un senso di smarrimento e rabbia, specie dopo il risultato...

Renato Boschetti

Una grande occasione persa, sia per accorciare in classifica sull'Inter capolista, sia per dimostrare di essere una squadra in crescita. La sconfitta di Marassi lascia in casa Milan un senso di smarrimento e rabbia, specie dopo il risultato del posticipo serale che regala la prima, inattesa, caduta dei cugini ad opera di una Fiorentina volenterosa e spettacolare: in un San Siro di nuovo entusiasta dopo il pokerissimo iniziale degli uomini di Mancini, i ragazzi di Paulo Sousa regalano uno spettacolo incredibile annichilendo in 40 minuti un'Inter apparsa impaurita e sbiadita rispetto alle prime cinque uscite di campionato. I viola, ora in testa con 15 punti proprio insieme all'Inter, vedono sbloccarsi finalmente il neo-arrivato Kalinic, che mette a segno una tripletta. L'Inter, dal canto suo, trova modo di sorridere per un Icardi strepitoso che capitalizza l'unico pallone giocabile per l'1-4 finale.

Al terzo posto, sorprendentemente ma non troppo, non troviamo una "big", ma un Torino incredibile: gli uomini di Ventura, al termine di una gara incandescente. I granata, in vantaggio con l'autorete di Gonzalez, si fanno raggiungere dallo stesso costaricano: il giocatore palermitano prima disfa poi aggiusta, ma una rete super di Benassi riporta avanti gli uomini granata, capaci di mantenere il vantaggio nonostante la sciagurata espulsione di Obi al 16° del secondo tempo.

I rimpianti rossoneri aumentano scendendo dal podio, perché a quota 12 troviamo la vera sorpresa di questo campionato, il Sassuolo unica squadra imbattuta dopo 6 giornate: gli emiliani proseguono il loro momento positivo impattando in casa contro un Chievo mai domo, che riesce a pareggiare con Pepe la rete iniziale di Defrel.

Chiude la zona Europa una Lazio finalmente convincente anche in trasferta, capace di battere in rimonta e in dieci uomini un Hellas Verona arcigno ma poco incisivo in attacco dopo gli infortuni di Toni e Pazzini. Il ritorno di Biglia è decisivo per i biancocelesti, passati in svantaggio con una rete di Helmander: il capitano segna su rigore, poi regala a Parolo il pallone del 2-1. E pensare che il Milan sarebbe potuto essere a ridosso delle primissime posizioni con una vittoria a Marassi...

Invece i rossoneri tornano nel pantano di metà classifica, sorpassati dalla Roma debordante ma falcidiata da infortuni e da un Napoli sempre più convincente: i giallorossi stendono il Carpi con una sonora cinquina, ma perdono in un solo colpo Totti (2 mesi) e Dzeko (1 mese, distrazione al ginocchio per lui). I partenopei, dopo lo scialbo pari col Carpi di mercoledì, stendono al San Paolo una Juventus in crisi di risultati e di gioco: Lemina sveglia i bianconeri troppo tardi, ma il pareggio sarebbe stato troppo punitivo per gli azzurri.

Nella zona destra della classifica, l'Udinese conferma il secondo tempo già visto contro il Milan e trova a Bologna la seconda vittoria settimanale, mentre nel Monday Afternoon il Frosinone ottiene la prima storica vittoria in casa, 2-0, sull'Empoli. Vittoria, infine, per l'Atalanta, che all'Atleti Azzurri d'Italia stende 2-1 la Sampdoria, per quella che forse è l'unica buona notizia di giornata per il Milan.

 

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